Il campionario degli orrori dello storico Cardini nel video della Treccani su Siena

Quando nella mattinata di martedì è cominciato a circolare nei vari social il video su Siena della prestigiosa Enciclopedia Treccani, veicolato dal relativo canale sulla piattaforma Youtube e commentato dall’illustre storico Franco Cardini (nella foto di copertina), c’era da restare increduli. Com’era infatti possibile che una istituzione così autorevole avesse avallato la messa on line di un filmato – celebrativo, nelle intenzioni – tanto infarcito di vere e proprie castronerie, oltre che inesattezze disdicevoli? E com’era poi possibile che Franco Cardini, insigne studioso ma anche volto popolare della divulgazione storica, fosse incorso in una serie di tali sfondoni da risultare tragicomici? Evidentemente era invece potuto accadere, senza che nessuno si prendesse la briga di verificare le informazioni né di controllare l’attendibilità di quanto nel video era contenuto. L’incredulità iniziale ha in breve lasciato il posto all’indignazione. Non era certo tollerabile che nel web circolasse tale obbrobrio a uso e consumo di chiunque, per quanto accompagnato da immagini molto belle (ed in effetti ci voleva poco, bastava filmare la città con le sue bellezze e gli scorci mozzafiato). Inserito nel canale tematico “Patrimoni dell’UNESCO”, il filmato di oltre 9 minuti si affidava al commento del professor Cardini, presente anche in video, mentre una voce femminile fuoricampo fungeva da raccordo tra i vari passaggi della narrazione dello storico fiorentino.

Stiamo usando i verbi al passato perché, a seguito di un’ondata di risentite e inviperite segnalazioni, il video è stato prontamente rimosso da Youtube, e già nella mattina di mercoledì non era più visibile. A prendere contatti con l’istituto culturale è stato il Consorzio per la Tutela del Palio, a cui sarà sottoposta la versione “censurata” dei passaggi riguardanti il Palio per una approvazione. Lo stesso Istituto Treccani ha dovuto convenire che il commento sonoro fosse quanto mai inopportuno e da oscurare. Ma prima che il discutibile video scomparisse dal web era stato comunque possibile rendersi personalmente conto delle corbellerie pronunciate – incredibile dictu! – da Cardini, che ha peraltro una lunghissima frequentazione anche famigliare con la nostra città. Ecco dunque il campionario degli orrori contenuti nel video rimosso: il Palio delle origini, quello “alla lunga”, sarebbe stato disputato da bufale cavalcate da mandriani (con le bufale si correvano bufalate in Piazza del Campo, raramente con cavalcatori in groppa, e le organizzavano le Contrade); le Contrade sono attualmente 10, ce ne erano altre 7 che sono state soppresse e oggi il Palio lo fanno le 10 Contrade rimanenti (vabbè…); si corre con i purosangue che spesso si ammazzano (et voilà!); ogni tanto si fa un Palio straordinario l’8 settembre, per la Festa della Madonna…

Ma purtroppo gli spiacevoli spropositi non si limitavano all’ambito del Palio, del quale il professor Cardini non è certo un esperto. Nella sua imperdonabile ricostruzione, Siena risulta composta – a differenza di Firenze con i Sestieri – da tre Terzi (ok!), quello di Città (ok!), quello di Castello (eh no!) e quello di San Niccolò… (forse perché c’era il manicomio!). La fortuna economica della città sarebbe inoltre originata dal commercio del bestiame e del pellame, poiché di qui transitavano consistenti mandrie (certo, come a Denver! Yuppie!!!). Detto anche che il Duomo non è mai stato finito (il Duomo Nuovo, magari), abbiamo appreso che nella nostra cattedrale vi sono opere del Perugino… Evidentemente l’egregio professore fiorentino lo ha confuso col Pinturicchio, perugino di nascita.

Oscurato questo pastrocchio che certo non faceva onore alla Treccani (per non parlare di Cardini), rimane da chiedersi perché un così autorevole istituto come la Treccani non sia ricorso alla conoscenza e alla familiarità con i temi trattati di uno storico senese. In quanto enciclopedici, avrebbero dovuto sapere che da queste parti con i fiorentini non ci si fa un pasto buono.

G.M.