Erp, l’assessore Appolloni: “Task force per controllare gli alloggi”

Una task force per controllare le diverse situazioni negli alloggi Erp, la novità è arrivata attraverso una delibera in materia di pubblica sicurezza approvata dalla giunta De Mossi. Lo ha fatto sapere l’assessore Appolloni replicando al consigliere Pietro Staderini, di Sena Civitas. I due si sono resi protagonisti di un lungo dibattito in consiglio comunale sul bonus Benvenuto al mondo e sull’edilizia residenziale pubblica.

“Per quanto riguarda l’Erp mi sembra che i controlli siano fermi da mesi – inizia così l’interrogazione-. Vorremmo conoscere l’avanzamento dei lavori e se sono stati eseguiti degli sfratti”.

Subito dopo arriva la risposta dell’assessore Appolloni: “ I controlli sono partiti nell’agosto del 2018 e si svolgono con frequenza regolare. Grazie ad una delibera, in materia di sicurezza urbana, della giunta abbiamo creato, una task force specializzata nel monitorare gli alloggi. Se Staderini vorrà dare un occhio ho qui l’elenco dei risultati appartamento per appartamento. Inoltre ricordo che dal 2019 è compito di Siena Casa eseguire analisi a campione per quanto riguarda l’edilizia residenziale pubblica”.

Staderini si è detto soddisfatto cella replica ed ha annunciato una nuova interrogazione su gli alloggi e sulla task force nei confronti dell’assessore Michelotti. La materia della sicurezza urbana è infatti di sua competenza

Sull’argomento del bonus Benvenuto al mondo il consigliere ha ribadito che l’iniziativa è partita proprio da un’idea di Siena Civitas. Staderini ha inotre ricordato che nel programma dell’amministrazione era prevista l’erogazione, una tantum, di un buono spesa del valore di 200 euro spendibile nelle farmacie dell’Asp Città di Siena per acquistare beni di prima necessità per i nuovi nati. I fondi stanziati sono pari ad 80mila euro e sono rivolti a famiglie il cui reddito non supera i 17mila euro.

“Abbiamo evidenziato un possibile errore – dice Staderini ai nostri microfoni -. Nei dati a nostra disposizione abbiamo visto che i rientranti nel termine Isee erano pochissimi e la cifrà non combaciava con i dati Istat. Temevamo che gli 80mila euro non fossero spesi nel loro totale. Secondo la normativa l’eventuale avanzo infatti non viene distribuito. Abbiamo chiesto ad Appolloni se fosse il caso di rivedere i requisiti per l’assegnazione per fare spendere tutti

“Io ho dato le informazioni reperite negli uffici – ci dice Appolloni -. Garantisco che gli stessi uffici si stanno muovendo e che hanno anche accolto le sue indicazioni. Si tratta comunque di un’attività sperimentale inedita e quindi nel tempo sarà rivedibile, implementabile e migliorabile”