Dipendenti sì ma tutti “in nero”: la Finanza scopre l’illecito di un bar in Valdelsa

I finanzieri del  Comando Provinciale di Siena, nell’ambito dell’intensificazione dei controlli a tutela del lavoro e a contrasto dei fenomeni di sfruttamento della manodopera, hanno scovato alcuni lavoratori irregolari che operavano in un locale della Valdelsa.

I dipendenti “in nero”, tutti residenti nel senese, risultavano solo formalmente assunti da una società cooperativa a responsabilità limitata con sede in Roma ma, di fatto, erano “distaccati”, in virtù di contratti di appalto di servizi stipulati tra le parti, presso l’esercizio commerciale della Valdelsa.

L’esame di merito, condotto con scrupolo dai finanzieri, ha consentito di mettere in luce come la società cooperativa fornisse, in carenza delle prescritte autorizzazioni ministeriali, esclusivamente la “forza lavoro” all’interno del bar e non anche altri servizi connessi configurando, detta condotta, la fattispecie di somministrazione abusiva di manodopera, dissimulata da falsi contratti per servizi.

I militari, oltre a rilevare le inadempienze sul conto della società cooperativa romana – hanno formalizzato le previste violazioni in materia di sommerso da lavoro in capo all’utilizzatore del personale.

Resta alta l’attenzione delle Fiamme Gialle senesi nei confronti del fenomeno del “lavoro nero” e dell’evasione fiscale in provincia, anche perché lo sfruttamento della manodopera da parte di imprenditori senza scrupoli, oltre a ledere i diritti dei lavoratori privandoli della dovuta tutela assistenziale e previdenziale, genera  situazioni di concorrenza sleale a discapito delle tante imprese che operano nella legalità e nel rispetto delle regole. In tale contesto la Guardia di Finanza opera ogni giorno per ripristinare le necessarie condizioni di giustizia e solidarietà tra Stato e cittadini.