Conferenze a Chiusi per illustrare le tesi di laurea che parlano del territorio

Chiusi

Il Comune di Chiusi organizzerà delle conferenze per presentare pubblicamente le tesi di laurea che riguardano il territorio chiusino, realizzate anche da non residenti. Continua così, con una iniziativa assolutamente originale, l’operazione “giovani” che sta portando avanti la giunta Scaramelli. Da ricordare il prestito d’onore per giovani imprenditori, il contributo a fondo perduto per chi apre nuove attività nel centro storico, servizi continuamente potenziati come la biblioteca, l’Informagiovani, gli investimenti negli impianti sportivi e nella scuola, le opportunità sul fronte della cultura e dello spettacolo. L’attività del Comune di Chiusi è caratterizzata da investimenti e progetti che guardano a opportunità di sviluppo e di lavoro, ma anche da politiche giovanili che vogliono mettere in mostra il merito e il valore dei giovani. “Con questo progetto – osserva l’assessore alla Qualità della vita Andrea Micheletti – il Comune intende far conoscere i giovani laureati ad aziende del territorio e permettere un approfondimento scientifico sulla storia, l’economia, le tradizioni e gli aspetti artistici e culturali del nostro territorio”. Nell’arco di sei mesi, tra ottobre e marzo, verrà definito un calendario in base alla disponibilità delle sale e dei laureati, i quali avranno mezz’ora per esporre il loro lavoro in incontri riservati a due o tre persone.

Per aderire basta inviare gli elaborati al Comune di Chiusi, piazza XX settembre, all’attenzione del sindaco, oppure via mail al’indirizzo: cultura@comune.chiusi.si.it . Va allegato un modulo, scaricabile dal sito del Comune (www.comune.chiusi.si.ti ), insieme alla copia della carta di identità, quella del documento dell’Università che attesta il conseguimento della laurea e la votazione ottenuta, oltre a un brevissimo estratto della propria tesi, per far comprendere l’argomento. Gli elaborati possono essere relativi a tesi triennali o magistrali, dottorati di ricerca, master universitari di primo o secondo livello, discussi in università italiane o europee entro un anno dall’emissione del bando. “Si tratta – aggiunge l’assessore al Sistema Chiusipromozione Chiara Lanari – di una ‘vetrina’ originale, e di un modo per valorizzare il lavoro di tanti giovani, e non disperdere il sapere che riguarda un intero comune”. Chiunque può fare richiesta di adesione all’iniziativa, a patto che il proprio lavoro sia di “indubbio interesse locale”, come recita l’avviso pubblico.