Chiusi – Doppio tutto esaurito al Mascagni. La stagione parte bene

Uno spettacolo di danza, dal titolo “Unica passione”, di Raffaele Paganini e Samuel Peron è stato sufficiente per riempire in ogni ordine i circa quattrocento posti del teatro Mascagni, alla “prima” stagionale, il primo sabato di novembre. E a distanza di circa un mese, mercoledì 5 dicembre, il successo si è ripetuto grazie al “Furioso Orlando” di Stefano Accorsi. Per il resto degli spettacoli occorrerà aspettare l’anno nuovo: altri quattro sono in programma tra il 25 gennaio e il 14 aprile.

“La stagione teatrale – osserva il sindaco Stefano Scaramelli – è un altro successo della Fondazione Orizzonti d’arte, che ha impresso una gestione manageriale in grado di produrre eventi di spessore nonostante le difficoltà economiche crescenti, che in teoria avrebbero dovuto ridurre gli investimenti nella cultura. La creazione da parte del Comune della Fondazione Orizzonti, che saputo coinvolgere i privati, e il gruppo di lavoro capeggiato da Giovanna Rossi, ha invece consentito di superare tutte le difficoltà. A tutti questi soggetti va il ringraziamento mio, della giunta, e di tutta la comunità di Chiusi”.

Il cartellone chiusino prevede sei titoli, con grandi nomi in regia e sul palco. Tra quelli attesi ancora al Mascagni ci sono Silvia Frasson, Simona Marchini, Gigi Proietti, Ascanio Celestini, Isabella Ragonese. La stagione è degna di una grande città, insomma, capace di proiettare Chiusi tra i punti di riferimento del teatro toscano. Del resto, il Mascagni è tra i teatri più grandi in assoluto, specie se rapportato a circa 9mila abitanti. Una campagna pubblicitaria azzeccata, con un invito accattivante a cedere alle lusinghe del teatro ha attratto spettatori anche dai dintorni e spinto ad accendere decine di abbonamenti, con il bel colpo d’occhio di sabato scorso. Ma la Fondazione Orizzonti non si rivolge solo agli spettatori “passivi”. Insieme alla stagione è partito anche lo “Studio numero 30”, laboratorio permanente delle arti e dei mestieri teatrali, diretto da Manfredi Rutelli. Previsti corsi di recitazione, lettura drammatica, canto, dizione, educazione della voce, elementi di danza e movimento del corpo. Se consideriamo anche l’università popolare o i servizi innovativi della biblioteca o l’esistenza di una grande multisala, appare allora evidente il livello dell’offerta culturale di Chiusi.