Cenni (Pd) su ufficio postale di Castel San Gimignano: “Sarmi conceda presto l’incontro che è stato chiesto”

“La chiusura dell’ufficio postale di Castel San Gimignano rende non più rinviabile l’incontro con Poste italiane richiesto poco più di un mese fa dal presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi anche a nome di un gruppo di deputati”. Con queste parole l’onorevole Susanna Cenni, parlamentare toscana del Partito democratico, interviene sulla chiusura, a partire dal lunedì 24 settembre, dello sportello postale della frazione di Castel San Gimignano. Nel mese di agosto, durante un incontro richiesto dai parlamentari toscani, il governatore regionale aveva richiesto un incontro con l’amministratore delegato di Poste italiane, Massimo Sarmi, per avere chiarimenti sugli uffici postali a rischio di chiusura in tutta la regione. “Giovedì scorso – continua Cenni – il Governo ha risposto a una nuova nostra interrogazione assicurando attenzione e garanzie per il rispetto del dell’universalità del servizio, ma non m pare proprio che si vada in quella direzione”.

 

“Insieme ad altri parlamentari toscani e al Governo regionale – continua Cenni – è stato avviato un percorso di lavoro condiviso, raccogliendo la profonda preoccupazione di tanti sindaci e delle popolazioni interessate dalla politica di tagli portata avanti da Poste italiane. Adesso l’urgenza di un incontro con l’amministratore delegato di Poste italiane è diventata più forte, perché dall’ipotesi di chiusura di circa 170 uffici postali in tutta la regione, siamo passati già a qualche comunicazione ufficiale, tra cui quella di Castel San Gimignano. Dove sono finite le assicurazioni circa un coinvolgimento delle amministrazioni locali? Come ho già avuto modo di dire, la situazione deve essere letta tenendo conto delle conseguenze dell’insieme dei tagli che da anni colpiscono soprattutto le piccole comunità. Davanti a noi c’è indubbiamente la necessita di riorganizzare Stato ed enti locali, ma ciò non può avvenire con scelte che rischiano di spopolare nuovamente le nostre aree rurali. La Regione ha in più occasioni manifestato disponibilità a fare la sua parte con norme e strumenti, adesso Poste italiane consenta l’istituzione di un tavolo di lavoro”.