Bonelli: “Sulla cultura c’è poco coordinamento”

Ultimamente a Siena si parla molto di cultura, come valore in sé e come possibile volano della ripresa economica della città. Gli operatori del settore sono tanti, quindi è necessario capire quali possano essere, secondo loro, le possibili strade per svilupparlo al meglio. Laura Bonelli di Vernice Progetti Culturali è una storica dell’arte alla quale abbiamo chiesto di fare il punto della situazione.

Dal 17 al 23 dicembre a Palazzo Sansedoni c’è stata l’esposizione “Nativitas”. La sede della Fondazione è un luogo che la popolazione senese conosce poco, forse. I senesi hanno partecipato?

“Noi apriamo il Palazzo in orario d’ufficio, quindi ci sono state molte persone di fuori. Sul sito del Comune l’evento era segnalato nel cartellone di Tutto il Natale di Siena, la gente lo sapeva. E’ stata l’occasione anche per vedere un edificio che ha un carattere “meno provinciale” di altri, visto che alcune sue parti sono state realizzate da artisti fiorentini molto noti. Noi avevamo esposto un presepe di Vico Consorti che lui aveva eseguito per il professor Alessandro Raselli, che è stato anche Rettore dell’Università, oltre che musicologo. Vista l’amicizia di quest’ultimo con il conte Guido Chigi Saracini, abbiamo fatto così un rimando alla mostra presente alla Chigiana”.

A proposito del conte Chigi. Lui era un mecenate alla vecchia maniera. Al giorno d’oggi chi potrebbe sostituire queste figure?

“La città dovrebbe essere mecenate di se stessa. Tutte le istituzioni dovrebbero convergere su obiettivi comuni. Bisognerebbe fare un po’ come nelle Contrade, dove le cose vengono fatte fare a chi le sa fare”.

C’è o non c’è coordinamento fra le parti?

“Un po’ poco, francamente. Vediamo anche la nuova figura del direttore del Santa Maria Antonio Calbi, che direzione vorrà prendere. Su di lui c’è molta attenzione, se è stato scelto ci sarà una ragione, un progetto da realizzare. Ricordiamoci che oltre all’ex spedale dovrà gestire anche il Museo Civico e il Museo dell’Acqua”.

Quali potrebbero essere i passaggi per aiutare la cultura della città?

“Il Comune dovrebbe essere il capofila, dare un ‘tema’ da seguire. Così poi tutti si possono adeguare”.

Quali saranno i progetti di Vernice per il 2016?

“Innanzitutto continueremo nella collaborazione con l’Accademia Chigiana, dove ci occupiamo delle opere d’arte e dei progetti culturali. Poi proseguiremo con la didattica a Palazzo Sansedoni, rivolta alle classi delle medie e delle superiori. In queste lezioni, stabilite con il Provveditorato, parliamo di storia civica e storia dell’arte. Siamo anche a disposizione del Comune, a cui abbiamo consegnato uno studio di fattibilità sul Santa Maria”.

Emilio Mariotti