Banche, ecco il protocollo per la prevenzione della criminalità

Domani alle 12, sarà sottoscritto in Prefettura un “Protocollo d’intesa per la prevenzione della criminalità in banca”.
Il Protocollo, che sarà siglato, alla presenza dei vertici provinciali delle Forze dell’Ordine, dal prefetto Armando Gradone, dal responsabile dell’Ufficio Sicurezza Anticrimine dell’ABI, Marco Iaconis, e da rappresentanti degli istituti di credito presenti sul territorio, si propone di incrementare il livello di sicurezza delle dipendenze bancarie e delle apparecchiature ATM attraverso l’attivazione, in base alla valutazione delle specifiche vulnerabilità, delle misure ritenute più idonee tra quelle individuate dall’ABI come di maggiore efficacia per il contrasto di furti e rapine.

Con la firma del Protocollo, gli istituti di credito si impegnano a dotare ciascuna dipendenza, entro 3 mesi dalla sottoscrizione, di almeno 5 misure di sicurezza tra quelle espressamente previste – quali, in via prioritaria, sistemi di videoregistrazione e dispositivi di custodia valori ad apertura ritardata o, in alternativa, dispositivi di erogazione temporizzata del denaro – con la previsione, qualora la dipendenza abbia subito rapine, di elevare ulteriormente il livello di sicurezza con l’adozione di una misura aggiuntiva a quelle minime stabilite.

Allo stesso modo, entro 6 mesi dalla sottoscrizione del protocollo, le banche si impegnano a proteggere le proprie apparecchiature ATM con almeno 3 sistemi di sicurezza tra quelli individuati dall’ABI, con la previsione, anche in questo caso, di una misura aggiuntiva qualora l’apparecchiatura abbia subito attacchi.

La Prefettura assicurerà uno stretto raccordo con OSSIF-Centro di Ricerca sulla Sicurezza Anticrimine dell’ABI per il monitoraggio, con il supporto delle Forze di polizia, dei sistemi di sicurezza installati dalle banche, per il sostegno alle iniziative di informazione/formazione anticrimine in favore degli operatori di banca, per la promozione, infine, di incontri con le parti firmatarie, anche in sede di comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, per l’esame congiunto delle problematiche relative alla prevenzione della criminalità in danno delle banche.