Robur: il comunicato del Siena club Fedelissimi

Il silenzio più assoluto, come se si stesse aspettando la fine di tutto.

L’ultimo appuntamento per regolare l’iscrizione, quello che scadrà il 1 luglio, è destinato a saltare come i precedenti a meno di un miracolo al momento non prevedibile.

Le poche notizie che filtrano riferiscono di una trattativa tra la Banca MPS e la famiglia Mezzaroma che ancora non si è conclusa e niente lascia prevedere che la soluzione sia in dirittura di arrivo.

Le schermaglie tra i due soggetti impegnati a risolvere la situazione – di cui ambedue sono responsabili – stanno trasformando una telenovela in una tragedia, sportiva, ma sempre una tragedia, che coinvolge il sentimento e la passione di migliaia di cittadini.

La sensazione netta e diffusa è che sia in corso un braccio di ferro tra la Banca e la proprietà dell’AC Siena Spa, una partita a poker, o peggio, il famigerato e crudele gioco del cerino.

Il tutto sulla pelle della Robur.

Da una parte la banca che è convinta che la famiglia Mezzaroma sia in grado di fornire le garanzie richieste, dall’altra una proprietà che ha capito, crede o pensa che il fallimento del Siena sia un epilogo che non conviene a nessuno, banca compresa, se non in primis.

Le nostre sono semplici considerazioni o meglio deduzioni, niente di comprovato, ma è difficile trovare una chiave di lettura diversa.

Una storia importante sta per essere cancellata e tutto tace, come se la sopravvivenza della Robur non interessasse a nessuno.

Se qualcuno pensa che i tifosi si siano rassegnati sarà bene che riveda la propria posizione, altrimenti rischierebbe di trovarsi in situazioni inaspettate di difficile gestione.

La grave crisi della Robur non è stata creata o voluta dai tifosi, ma è il frutto di una politica voluta e messa in atto con scientifica precisione.

Purtroppo, e ci dispiace doverlo ammettere, la Robur è stata utilizzata e sfruttata e con essa la passione di tantissimi senesi che sono stati anestizzati dai successi.

Non sta a noi proporre soluzioni, non ne siamo all’altezza e non è un compito che ci spetta, ma sicuramente abbiamo il diritto-dovere di invitare tutti a trovare una soluzione per tenere in vita una passione comune a tantissimi senesi. È un invito quello che lanciamo, ma lo facciamo con determinazione e fermezza.

Dopo aver raso al suolo una città, vogliamo provare a salvare il salvabile? Oppure vogliamo buttare il sale sulle rovine e cancellare presente, futuro e passato? Il momento delle scelte non è più rinviabile, ognuno si assuma le proprie responsabilità e agisca di conseguenza, così come faremo noi tifosi.

Siena Club Fedelissimi