News e FotoGallery – Pallavoliste di Israele, Palestina e Italia insieme alla cena del “Fair play”

Grazie al premio Fair play Mecenate alcune atlete delle nazionali di pallavolo di Italia, Israele e Palestina si sono ritrovate  il 12 luglio a Chiusi, a cena, intorno allo stesso tavolo. Per loro uno dei premi, assegnati a Cortona ad una anno di distanza dallo storico triangolare di pallavolo giocato da loro sotto il Muro di Gerusalemme: nel segno del fair play, ma anche della pace. La forza di questo riconoscimento sta nel valorizzare personalità, eventi, istituzioni, capaci di esprimere un esempio positivo per le nuove generazioni e la nostra società. In effetti, incarnano valori della sportività e del rispetto, della solidarietà e della giustizia tanti altri premiati, come la moglie di Stefano Borgonovo, Chantal, premiata per l’impegno della sua Fondazione dedicata al noto calciatore: ha ricevuto insieme alla figlia i simboli di “ambasciatrice del fair play” dal sindaco di Chiusi Stefano Scaramelli. Una folta delegazione, e una bella atmosfera hanno caratterizzato una giornata alla scoperta del sottosuolo e dei musei di Chiusi, con tanti campioni e dirigenti sportivi, giornalisti, tutti colpiti dalle bellezze della città di Porsenna. Un clima di entusiasmo che ha avvolto due grandi campioni della pallavolo, atleti esemplari capaci di vincere tutto, ma sempre con grande sportività. Si tratta di Yumilka Ruiz, che è stata capitana della nazionale cubana (nel suo palmares c’è di tutto: dalle olimpiadi ai campionati mondiali), e di Alessandro Fei, pedina di una nazionale italiana sempre protagonista a livello mondiale.

E’stata una prima grande opportunità per la nostra città – sottolinea l’assessore al Sistema Chiusipromozione Chiara Lanari – Dopo appena due mesi di insediamento abbiamo colto l’occasione di far conoscere il nostro territorio a tanti campioni. Molti hanno promesso di tornare. La stessa Ruiz, particolarmente colpita, ha definito Chiusi una realtà ‘fuori dal tempo’”. Circa cinquanta di persone hanno visitato il cosidetto labirinto di Porsenna, il percorso sotterraneo con la sezione epigrafica, la torre campanaria e il museo nazionale archeologico. Qualcuno si è spinto persino nelle catacombe. Poi, tutti a cena nell’albergo-ristorante Patriarca, preferito da Federico Fellini durante alcune stagioni della sua assidua frequentazione delle terme di Chianciano. Chiusi ha rappresentato una bella sorpresa: persino per Fei, che pure è originario di Foiano della Chiana. Hanno fatto gli onori di casa insieme al sindaco Scaramelli e all’assessore Lanari, il direttore Fulvio Benicchi della Banca Valdichiana e il presidente Mara Moretti. La quale ho sottolineato: “E’ una grande soddisfazione ospitare a Chiusi, dove la nostra banca è stata fondata oltre cento anni fa, i vincitori della quindicesima edizione del premio Fair play Mecenate. Sono alcuni anni che il nostro istituto ha scelto di sostenere questo riconoscimento, che va a degli sportivi non tanto e non solo per i risultati raggiunti, quanto per i valori che con la loro attività hanno saputo trasmettere, così come da sempre si distingue la nostra banca, per i valori che diffonde grazie al forte legame con il territorio dove opera”.

Il premio internazionale Fair play Mecenate, nato nel 1997 da un’idea di Angelo Morelli e Chiara Fatai, si è guadagnato quest’anno l’adesione del Presidente della Repubblica e il patrocinio del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati, della Presidenza del Consiglio e del Coni.