Mors tua vita Pea: cosa fanno Minard e Smith al sabato sera? di Claudio Pea

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Pensieri, domande e risposte ad alta voce. Saltando di palo in frasca. Come vengono vengono. Acciuffandole prima che scappino dalla zucca e si perdano nell’olio fritto (e rifritto). Chi è più sfascistello tra Grillo e Renzi? Senz’altro il leader a cinque stelle che democraticamente striglia i dissidenti: “Fuori dalle palle chi mi critica”. Ma la base del (suo) partito non se la fa addosso. Anzi, si ribella: “Ormai sei uguale al Duce”. Avrebbe Proli cacciato Scariolo se l’Armani avesse perso a Pesaro? Grazie a Dio, probabilmente no. E per una ragione molto semplice: Obradovic non salta mai sul treno in corsa e non è neanche uno sfasciacarrozze. Quante partite hanno vinto sinora i Lakers? Se non sbaglio, nove. E quante ne hanno perse? Dodici. Dunque come (o quasi) Reggio Emilia e Caserta in Italia con 5 vinte e 6 perse. Ma D’Antoni non doveva vincere il titolo Nba? Come no. Lo diceva lui. Lo dicevano Tranquillo e Mamoli, Buffa e Pessina. E pure mio cugino che giusto l’altro giorno hanno spedito a San Servolo. Che è un’isola di Venezia dove non si va in vacanza e di cui c’è scritto tutto comunque su internet. Navigate, gente, navigate. Standomi possibilmente alla larga. O al massimo aiutandomi a capire quante possibilità hanno Reggio Emilia o Caserta, con tutto il rispetto per Menetti e Sacripanti, di strappare lo scudetto dalle maglie di Siena. Una su mille. O su un milione? Come le chance dei Lakers di vincere la Nba? Già. E poi sarei io il matto da legare? Un’altra domanda tra me e me: hai mai visto in vita tua una partita più orribile di Venezia-Bologna? No, nell’ultimo millennio sicuramente no. Una tripla al minuto, un canestro ogni quarto d’ora, trentatré cross più trentadue palle perse. Mentre il povero Fanelli s’arrampicava sugli specchi balbettando “Match non proprio spettacolare”e Michelini non sapeva più che pesci andare a prendere. Nonostante la laguna non sia poi così lontana dal Taliercio. Imbarazzante almeno quanto la prestazione dei due americani della Virtus, Ricky Minard e Steven Smith, magnificati più volte dalla gazzetta, che insieme hanno segnato zero punti in 40 minuti con una valutazione complessiva di meno tredici. Ora non mi permetterei mai e poi mai di dare un consiglio al superuomo che tentò di portare Kobe Bryant alle V nere con le stesse probabilità di successo che ho io di finire nel letto di Belen Rodriguez o di Karela Mazzola, la bellissima fotomodella russa di origine venete che oggi si è sposata nella chiesa dei Miracoli a Cannaregio. Ovviamente non con un operaio cassintegrato dell’Ilva, ma con un imprenditore americano del lusso. Però non posso neanche farmi sempre i cazzi miei, altrimenti poi dite che sono un grande egoista, e quindi al posto di Johnny Stecchino, pardon, di Claudio Sabbatini, simpatico almeno quanto Maurizio Belpietro e un chiodo arrugginito, o, se preferite, di Vittorio Feltri e un bastoncino di gelato, sarei curioso di sapere cosa fanno Minard e Smith al sabato sera. Perché se la risposta fosse che non mettono piede fuori da Bologna per nessuna ragione al mondo e vanno a nanna con una tisana dopo “Affari tuoi” , ci sarebbe sul serio da preoccuparsi. O mi sbaglio? Magari sì. Intanto penso a quanto potrà durare ancora la pazienza di Andrea Mazzon nei confronti di un padrone che ogni due per tre s’alza in piedi dalla seggiola in prima fila e gli ordina a parole e a gesti, quando non lo manda a “remengo”, di chiamare time-out o di operare questo o quel cambio. Soprattutto dopo che la scenetta è stata più volte riproposta domenica in diretta dalle telecamere di Raisport e non c’è dubbio che quell’uomo Michelin con la maglia a righe orizzontali che molto s’agitava altro non fosse che il presidente della Reyer e degli industriali di Venezia. D’accordo. Sono tempi questi nei quali chi ha un lavoro se lo deve tenere ben stretto e deve semmai imparare a ingoiare i rospi facendo finta di niente, ci sono tanti allenatori a spasso e molti secondi che ambiscono a diventar primi, però si può anche vivere a pane e soppressa(ta). Oppure come Silvio Berlusconi che sotto braccio a Francesca Pascale, ex consigliera Pdl a Napoli, mezzo secolo meno di lui, se ne infischia di tutto e di tutti. Soprattutto di poter sembrare suo nonno…