Euro 2016: c’è un pericolo reale per gli attentati?

Euro 2016: c'è un pericolo reale per gli attentati?

C’è pericolo attentati per gli Europei che si giocheranno in Francia tra giugno e luglio? Il territorio francese e la sua capitale sarebbero ancora nel mirino dei terroristi.

A dirlo è il quotidiano Liberation, secondo cui Abrini, l’uomo con il cappello degli attentati in Belgio, avrebbe confermato che i terroristi miravano alla manifestazione sportiva, ma sentendosi braccati, hanno cambiato i piani.

Gli Europei inizieranno il 6 giugno nello Stade de France, proprio lo stesso stadio dove cominciarono gli attacchi del 13 novembre scorso a Parigi.

La manifestazione sarebbe dovuta essere ancora al centro degli atti dell’Isis, se non fosse che i terroristi sentendosi alle strette, hanno cambiato bersaglio. Il risultato purtroppo lo conosciamo tutti. La decisione è stata quella di colpire qualcosa più alla loro portata, ovvero la città stessa che li ospitava: Bruxelles.

Queste sono le informazioni rilasciate dal quotidiano Liberation, che sarebbero emerse dall’interrogatorio di Mohamed Abrini, lo jihadista noto come “uomo col cappello”, ricercato dopo l’attacco all’aeroporto belga.

Confessioni che avrebbero avuto conferma nel materiale trovato in uno dei computer sequestrati all’interno del covo dei terroristi e che vedevano il quartiere de La Defense come futuro obiettivo.

Una fonte della polizia francese si dice non sorpreso di quanto scoperto e che lo stato di allerta resta sempre molto alto.

Il rischio che si corre è di vedere partite giocate a porte chiuse. Quello che tutti si augurano è che una manifestazione sportiva così importante si svolga e rimanga un evento ludico. È diritto di ogni tifoso e giocatore godere appieno di uno dei più noti eventi sportivi a livello internazionale.  I pronostici sulle squadre in campo sono già stati fatti, non ci resta che attendere giugno per goderci lo spettacolo in un clima di pace e sicurezza.