Banca Cras Cus Siena rugby, svanisce in finale il sogno della promozione

Di fronte a un gran pubblico svanisce la speranza di promozione. Le squadre entrano in campo ciascuna con le proprie certezze. Ma la chiave della partita sarà la reciproca capacità di contrastare le ‘eccellenze’ altrui: Banca Cras riuscirà a imbrigliare i trequarti laziali? Union Viterbo troverà le armi per contrastare il pack senese? Su questi interrogativi pesano la temperatura elevata e il terreno di gioco sabbioso. I senesi hanno già conseguito una prima vittoria, tutt’altro che insignificante, ma che non può incidere sul campo: il pubblico. Sono oltre 500 gli spettatori convenuti al “Sabbione” per questa sfida.

Le aspettative sono molte. Le squadre entrano in campo affettuosamente accompagnate dai bambini del minirugby, segno della crescita del movimento senese. Un forte vento spira da sud-ovest. Siena gioca la prima frazione controvento. E comincia subito male, concedendo due calci di punizione da buona posizione al Viterbo. L’apertura Menchini, però, li sbaglia entrambi. I bianconeri sono molto contratti, insistono troppo con i calci di liberazione (ostacolati dal vento): Viterbo pianta le tende nella metà campo senese. I laziali paiono aver appreso la lezione del match di andata: sono attivi in touche, determinati in mischia, pronti a impedire l’avanzata della temibile testudo senese. I loro calci di liberazione, aiutati dal vento, mettono in difficoltà il triangolo allargato (le ali e l’estremo) senese.

La prima possibilità di muovere il punteggio per Siena arriva al 10′ ma Movileanu, da circa 35 metri, mette a lato. La cronaca è povera di eventi degni di essere segnalati. I laziali sono però più disposti a giocare la partita di trincea di quanto avessero fatto all’andata. Al 27′ la prima folata dei trequarti viene arginata dalla difesa senese che scivola bene e trascina fuori l’ala. E’ l’avvisaglia. Tre minuti dopo i viterbesi giocano in velocità due calci di punizione dentro i 22 senesi: l’azione si distende al largo e l’ala Bonucci riesce ad andare in meta e a schiacciare in mezzo ai pali.

Subito il punto Banca Cras prova a reagire. Al 40′ l’arbitro sanziona i bianconeri per un’infrazione commessa durante l’avanzata del carrettino; al 44′ un ennesimo tentativo della testudo senese viene trascinato fuori.

Confidando nell’aiuto del vento la reazione senese prosegue nei primi minuti della ripresa. Proprio un pallone la cui traiettoria è resa malfida dal vento costringe un giocatore di Viterbo all’errore; Lorenzo Maestrini si impossessa dell’ovale e punta diritto verso i pali. Sembra fatta; ma l’estremo Roberto Menchini, con un recupero disperato, strozza in gola l’urlo del “Sabbione”, placcando l’ala senese a non più di un metro dalla linea di meta. L’azione prosegue ma non dà frutti. Banca Cras, seppur poco lucida, continua a premere. All’8′ l’arbitro Marrama infligge 10 minuti di penalizzazione alla terza linea Pompei. Ma proprio quando sembra possibile un recupero sale in cattedra Viterbo. La squadra, forte della propria lunga esperienza in serie B, riesce a impossessarsi dell’ovale e a far trascorrere senza danni l’inferiorità numerica. Anzi, al 14′ l’imprendibile Bonucci sguscia via e viene fermato quasi sulla linea bianca. I senesi, solitamente squadra di gran carattere, iniziano a cedere. Bisognerebbe aprire e provare alla mano, ma i senesi insistono con giocate al piede che non danno frutti. Nuovo pericolo al 16′; calcio di punizione sbagliato da Viterbo al 22′, al 23′ un’incomprensione tra Benigni e Gembal quasi non consente la segnatura: infine al 27′ il mediano di mischia Belli finalizza una bella azione e chiude il match (0-12). I minuti proseguono con Viterbo ormai padrone del campo e con i senesi chiusi in difesa. Difesa che viene superata per la terza volta da Bonucci al 39′ (0-19). La debacle viene evitata proprio sul finire, quando un contrattacco libera Carmignani in posizione di ala che, con una bella galoppata, schiaccia nell’area avversaria (7-19). Un attimo dopo Marrama fischia la conclusione dell’incontro. Stasera ha vinto il più forte.

Gabriele Maccianti

 

CUS SIENA RUGBY – UNION VITERBO 7-19

CUS SIENA: Guideri; Buonazia, Maestrini L., Bernardoni, Gembal; Movileanu, Pieri; Mattei, Faleri, Galasso; Marzi, Montarsi; Pezzuoli, Pucci, Dupré. All. Biagioli.

UNION VITERBO: Menchini R.; Zappi, Spazzolini, Menchini A., Bonucci; Menchini M., Belli; Mengoni, Pompei, De Angelis; Lunedini, Bocchino; Perandrai, Borgatti, Tichetti. All. Scorzosi.

ARBITRO: Marrama (Padova)

MARCATORI: 31′ m. Bonucci (V) tr. Menghini M. ; St. 27′ m. Belli (V) tr. Menghini M.; 39′ m. Bonucci (V); 42′ m. Carmignani (S) tr. Movileanu.

NOTE: guardialinee Boaretto e Reale; quarto uomo Cusano. Spettatori 500 circa, con consistente rappresentanza laziale. A disposizione per Cus Siena: Maestrini M., Terrero Pena, Giambi, Porciatti, Rocchigiani, Carmignani, Benigni. Risultato alla fine del primo tempo: 7-0 per Union Viterbo. Cartellino giallo al 8′ per Pompei (Viterbo).

 

 

Le voci del “Sabbione”

Fulvio Biagioli: “I viterbesi si sono dimostrati più convinti mentalmente. Chiudere sotto di una meta il primo tempo, giocato controvento, ci poteva stare, anche se la meta poteva essere evitata. Nella ripresa non siamo riusciti a sfruttare la superiorità numerica: dopodiché tutto si è fatto complicato. Complimenti al Viterbo che ha meritato di tornare in serie B”.

Antonio Cinotti: “Partita corretta e gran bel pubblico. Sono queste le note positive. Purtroppo, come a Firenze, abbiamo sbagliato la gestione del match decisivo”. Beppo Camillo: “Viterbo più determinato, noi troppo contratti nel primo tempo: abbiamo avuto troppo timore di fare scelte rischiose. Nel secondo tempo abbiamo calciato troppo al piede. Peccato, in questa partita dovevamo metterci di più”. Riccardo Bani: “Un vuoto mentale, psicologico, agonistico. Non abbiamo finalizzato le poche occasioni a nostra disposizione”. Luigi Bocchino, seconda linea Viterbo: “Ci eravamo preparati molto bene in settimana per contrastare i vostri punti di forza, che all’andata ci avevano creato molti problemi. Del resto volevamo fortemente tornare in serie B, e ci siamo riusciti. Voglio però fare i complimenti al Cus Siena, un avversario combattivo che gioca un rugby corretto e leale”. Riccardo Bonaccorsi, Presidente Comitato Regionale Toscano: “Forse troppa emozione nei senesi. I laziali sono una squadra esperta, con un lungo passato in serie B. Comprendo la vostra delusione, ma bisogna comunque pensare che solo pochi anni fa per il Cus Siena pensare alla serie B era semplicemente impensabile, mentre ora, se gli ‘incroci’ della zona 4 non avessero penalizzato il Viterbo e Siena avesse incontrato un’altra avversaria, ora potreste festeggiare la promozione”. (gm)

 

 

La festa del rugby senese

Dove essere una festa e così è stato, al di là del risultato finale, per quello che, a parte calcio e basket di serie A, era l’evento sportivo più importante dell’anno, valendo una promozione.

Che fosse un momento di festa si vedeva già fin da un’ora prima dell’inizio quando tanta gente è iniziata ad affluita al Sabbione (il campo del Cus) in una giornata che incitava a starsene a godere il sole di questo inizio giugno. Tantissima gente come mai si era visto, la conferma, anche numerica, che dopo calcio e basket la palla ovale ormai è la terza realtà sportiva senese. Su questi gradini c’erano tutti coloro che hanno fatto crescere questa passione, semplici appassionati, facce nuove e facce riviste sui prestigiosi campi dei campi dove gioca la Nazionale: in tutte si leggeva la soddisfazione di esserci. Con un bel sole in cielo, il prato che circonda il terreno di gioco appena tagliato, i fumi della carne grigliata, fiumi di birra e vino, la gente per niente ansiosa del risultato finale e spesso con qualcosa nell’abbigliamento riferito al mondo ovale la giornata non poteva essere più bella. A renderla ancora più piacevole i tantissimi bambini che giocavano felici inseguendo la loro palla ovale sulle collinette intorno al campo tanto che sembrava di essere in Nuova Zelanda. Risultato a parte, peccato per il campo in sabbia, unica nota fuori sintonia in una armonia di cose e persone, di spirito e belle sensazioni che ci fa dire : “Grazie Willliam Webb Ellis per il gioco che hai inventato e per i valori che si porta dietro” .

Dario Bagnacci