Coppa Italia, la Robur vince a Palermo ai calci di rigore dopo un match splendido

Reginaldo

E’ una serata storica per la Robur che dopo un match pirotecnico e con grandi giocate ma anche tanti errori da una parte e dall’altra consente ai bianconeri di raggiungere i quarti di finale della Coppa Italia. I 90 minuti regolamentari terminano sul 3-3, i supplementari finiscono sul 4-4 ed è infine la freddezza dei calciatori di Sannino dal dischetto del rigore a decidere un match difficilmente dimenticabile.

La Robur comincia molto bene la gara, ha il controllo del gioco e sin dai primi minuti cerca di rendersi pericolosa. In campo ci sono i giocatori attesi alla vigilia. Mister Sannino aveva fatto sapere che avrebbe dato spazio a chi ne ha avuto meno in campionato. E allora in porta c’è Pegolo mentre la linea difensiva è composta da Angelo, Pesoli, Contini e capitan Andrea Rossi; a centrocampo agiscono Reginaldo, Bolzoni, Codrea e Grossi; in attacco Larrondo e Gonzalez.

Molto positivo Larrondo che sa calamitare i palloni alti, vincendo quasi tutti i duelli personali contro Migliaccio. Alcuni tentativi bianconeri, la squadra di Sannino non è per niente timida e in maniera quasi matematica arriva la rete del vantaggio. Gonzalez ruba un pallone dai piedi di Aguirregaray e lo mette in modo teso in mezzo proprio per la testa di Larrondo: il portiere del Palermo è battuto ma la sfera finisce sulla traversa. A due passi Reginaldo è prontissimo per la ribattuta in rete: al 20’ minuto il punteggio è sullo 0-1.

Il Siena insiste con Grossi che tenta la conclusione ancora su un passaggio di Gonzalez. La Robur è padrona del campo e recrimina per un fuorigioco molto dubbio fischiato a Gonzalez, di nuovo lui, che stava involandosi verso la porta locale. Una disattenzione porta però al pareggio: è il 37’ minuto quando Bolzoni in area di rigore del Siena colpisce in pieno in maniera anche ingenua Della Rocca. Il rigore viene trasformato senza esitazioni da Ilicic.

Ma in questo momento viene fuori il carattere del Siena: l’azione successiva Larrondo ci prova con un grande tiro da fuori area, ma non ha fortuna. Un solo minuto dopo, al 40’, la Robur segna: triangolazione tra Gonzalez e Grossi e l’ex attaccante del Novara supera con un preciso sinistro il portiere palermitano Brichetto.

Mister Sannino è squalificato e allora si sbraccia dalla tribuna: sulla panchina c’è invece il suo vice Francesco “Ciccio” Baiano. La prima frazione finisce qui, il Siena è in vantaggio.

Inizia la ripresa e dopo un istante Ilicic realizza la sua doppietta personale: ottimo stop del centrocampista del Palermo che anticipa Contini e di sinistro calcia con forza facendo finire il pallone alle spalle di Pegolo. Un’altra tegola cade sul Siena pochi secondi dopo: un brutto scontro, ovviamente fortuito, tra Larrondo e Migliaccio fa uscire dalla gara il molto positivo attaccante argentino del Siena, che sanguina copiosamente dalla testa. Entra in campo Sestu che va a giocare come esterno destro di centrocampo, con Reginaldo che si sposta in attacco al fianco di Gonzalez.

Passano sette minuti e il Siena segna nuovamente: è un contropiede meraviglioso che nasce addirittura da un calcio d’angolo del Palermo. Grossi corre via palla al piede andando a realizzare un tre contro tre a non molti metri dalla porta. La combinazione bianconera è fulminea: da Grossi a Gonzalez e da Gonzalez a Reginaldo, il brasiliano calcia verso la porta ma Brichetto replica. Il pallone torna sui piedi di Reginaldo che questa volta trova il fondo della rete: 2-3.

La gara è spettacolare e molto divertente. Sannino inserisce Parravicini per Codrea. I bianconeri coprono bene gli spazi e continuano a costruire buone azioni. Al 64’ Reginaldo tira addosso a Brichetto in uscita; tre minuti dopo Gonzalez, servito da Reginaldo, calcia alto sopra la traversa a cinque metri dalla linea di porta e con l’estremo difensore Brichetto già superato. E’ un errore colossale.

Il Palermo ha una buona chance all’ 80’ con il neo entrato Bollino che calcia malissimo spedendo la palla in curva. Un minuto dopo doppia opportunità per la Robur con Gonzalez prima e con Grossi poi che a pochi passi dalla porta non trovano il guizzo vincente. Al 91’ Angelo allunga la gamba in area su Bertolo: forse il tocco non c’è anche se il brasiliano doveva stare più attento. L’arbitro fischia il penalty: Ilicic non sbaglia neppure stavolta. E’ 3-3 al 92’ minuto e per il Siena è una vera beffa.

Brichetto è bravissimo ad opporsi su Gonzalez al 93’ minuto, un istante dopo viene espulso il tecnico palermitano Mangia. Al 98’ Bertolo trova addirittura il vantaggio per il Palermo: la sua conclusione è deviata da Pesoli, la palla scavalca Pegolo e finisce in rete per il 4-3. I padroni di casa sono anche fortunati, per il Siena è una batosta immeritata. Ma ancora non è finita: al 100’ minuto Angelo buca la difesa e segna: 4-4. La gara verrà decisa dai calci di rigore.

Per il Palermo sbagliano Bollino (Pegolo para) e Ilicic (calcia alto) mentre nel Siena segnano Gonzalez e Pesoli. Sbaglia anche Cetto, para ancora Pegolo. Angelo segna e la Robur si qualifica ai quarti di finale della Coppa Italia. Affronterà la vincente della sfida tra Udinese e Chievo.

Gennaro Groppa

 

Palermo – Siena 4-7 dopo i calci di rigore (4-4 dopo i tempi supplementari)

PALERMO (4-4-2): Tzorvas (dal 41’Brichetto); Aguirregaray, Migliaccio, Cetto, Mantovani (dal 72’Bollino); Alvarez, Acquah, Della Rocca, Lores; Ilicic, Budan (dal 60’Bertolo). A disposizione: Prestia, Balzaretti, Simon, Barberis. Allenatore: Mangia.
SIENA (4-4-2): Pegolo; Angelo, Contini, Pesoli, Rossi; Reginaldo (dall’ 86’ Angella), Codrea (dal 68’ Parravicini), Bolzoni, Grossi; Larrondo (dal 53’ Sestu), Gonzalez. A disposizione: Farelli, Milanovic, Troianiello, Acosta. Allenatore: Baiano (Sannino squalificato).
Arbitro: Gervasoni di Mantova.
RETI: 21’ Reginaldo, 39’ Ilicic (rigore), 40’ Gonzalez, 46’ Ilicic, 60’ Reginaldo, 92’ Ilicic (rigore), 98’ Bertolo, 100’ Angelo.
NOTE. Ammoniti: Cetto, Pegolo, Angelo, Angella. Espulso: Mangia.
RIGORI: Bollino parato. Gonzalez rete. Ilicic fuori. Pesoli rete. Cetto parato. Angelo rete.