Il calcio alla bottiglietta: simbolo della grinta di mister Sannino

Siena-Lecce

mister Sannino

E’ il 26′ minuto del primo tempo di Siena-Cesena: Gonzalez, che ha già segnato la rete dell’1-0, sbaglia un tocco in direzione di Calaiò. Mister Giuseppe Sannino è come al solito esuberante: vive la gara in una maniera veramente opposta rispetto a Marco Giampaolo che in modo quasi compassato segue l’evolversi del match. Dopo pochi minuti dall’avvio della gara, come da consuetudine, si toglie la giacca e resta con un comunque elegante gilet scuro. Ma al 26′ minuto dà il meglio di sé: Gonzalez, come abbiamo scritto, sbaglia il tocco per Calaiò e l’allenatore si infuria. Si gira in modo forsennato all’interno dell’area tecnica, poi vede accanto a sé una povera bottiglietta di acqua lasciata lì, diritta, come un pallone da rugby che aspetta di essere colpito per una trasformazione.

E lui non esita un secondo: chissà se nella sua mente scatta la similitudine con il rugby (magari avrà visto qualche partita dei Mondiali vinti ieri dalla Nuova Zelanda), ma in un secondo apre plasticamente la gamba e calcia lontano la bottiglietta, sfogando con questo oggetto di plastica tutta la propria rabbia per il passaggio sbagliato. E il pubblico bianconero apprezza: una signora della tribuna si alza in piedi e gli urla: “Bravo!”. Altri applaudono: la grinta del “condottiero” (come lo chiama la vice presidente Valentina Mezzaroma) piace eccome ai sostenitori bianconeri e ormai è parte integrante di questo bel Siena. “Quel che conta – ripete sempre lui nelle ultime settimane – è l’atteggiamento della squadra. Non voglio più vedere il comportamento che abbiamo avuto nella gara persa a Palermo”. Insomma, sarà difficile vedere quest’anno un Siena molle.

Gen. Gr.