Volantinaggio all’ospedale, Marchetti accusa, Scaramelli risponde: “Solo illazioni, pensano di intimorirmi”

In Regione Toscana esplode il caso Scaramelli. Un’interrogazione del capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Maurizio Marchetti, accusa il presidente della commissione Sanità di aver fatto volantinaggio ieri davanti all’edicola del policlinico ‘Le Scotte’ di Siena insieme a due medici. La segnalazione viene presa sul serio dall’assessore al Diritto alla Salute, Stefania Saccardi, che a stretto giro annuncia di “volerci veder chiaro”. “Ha fatto volantinaggio per invitare a un incontro del Pd fissato per venerdì – spiega Marchetti in una nota-. Si tratta di un comportamento certamente inopportuno per la parte politica, ‘dubitabilmente’ legittimo per la parte medica, certamente poco istituzionale”. Con l’interrogazione il consigliere azzurro domanda alla Giunta che valutazioni ne trae e se effettivamente i due dottori “stessero facendo propaganda politica nel loro orario di lavoro piuttosto che in permesso, in pausa o altro”. Marchetti ricorre al vetriolo per censurare l’operato di Scaramelli e dei medici: “L’ospedale è luogo di cura, non di propaganda politica. Sono esterrefatto. Trovo inaccettabile che due professionisti utilizzino la fiducia implicita nel loro camice per orientare politicamente le persone che si recano in ospedale”. Quasi istantanea la risposta di Saccardi: “Faremo tutti gli accertamenti dovuti, perchè abbiamo più volte detto che gli ospedali sono luoghi dove si curano le persone, e non dove si fa politica. Non siamo quindi disposti a tollerare l’utilizzo improprio delle strutture ospedaliere, da qualunque parte provenga”. La linea scelta è quella di una risposta intransigente: “Ho già dato mandato al direttore generale dell’Aou senese di verificare la veridicità di quanto affermato nell’interrogazione – dice-, anche in ordine al coinvolgimento dei due sanitari citati. Dopodichè adotteremo gli atti conseguenti”.

Pronta e durissima la risposta del consigliere regionale e presidente della commissione sanità. “Pensano di intimorirmi – dice Stefano Scaramelli – perché sto difendendo i bisogni di salute dei cittadini di Siena? Da Firenze l’assessore pensa di impedirmi di difendere la città dall’ingerenza della politica fiorentina? Aver spezzato il sistema di potere, aver denunciato che a Siena c’era un sistema con le mani lunghe nella sanità, che in passato ha gestito potere fine a sé stesso, a chi dà fastidio? Aver convocato un incontro pubblico a Siena in maniera trasparente e legittima, a chi fa paura? Chi trema davanti alla mia libertà di dire ciò che penso quando tutelo le esigenze dei cittadini e i bisogni di salute delle persone, prima ancora degli interessi personali dei notabili di turno? La paura sta forse in qualcuno che teme che emerga il merito a dispetto delle clientele. Qual è quel potere trasversale che unisce un’interrogazione di Forza Italia ancora non depositata a una risposta così repentina dell’Assessore? Quando invece per rispondere ad interrogazioni depositate dalle opposizioni, in alcuni casi, ci sono voluti più di 12 mesi?”. “Marchetti? Marchetti chi? – attacca Scaramelli -Colui che in passato ha diffamato l’operato dei lavoratori della sanità pubblica con la mistificazione di presunte morti in ospedale. Da marchetti sarebbe interessante sapere chi è la fonte di queste sue illazioni. Lo dica, faccia nome e cognome. Chi è il mandante di questo attacco personale e politico? L’assessore ha forse paura della propria poltrona? Io no. A chi fa paura l’incontro del 22 a Siena? Dire che facevo volantinaggio alle Scotte è falso. Ero all’ospedale, ho incontrato tre amici, questo è vero. Posso prendere un caffè al bar dell’ospedale con chi voglio o devo chiedere permesso all’assessore?. Sono e sarò sempre una persona libera. Libera di difendere i bisogni del territorio, di chi lavora nella sanità pubblica e soprattutto dei cittadini”.