Vigni (PD): “Urbanistica, mobilità, centro storico: le mie proposte per la Siena di domani”

“Una ‘smart city’ europea, che organizzi intorno a sé i comuni confinanti in una federazione senese metropolitana capace di proiettare Siena in una dimensione più vasta, con un governo integrato della pianificazione territoriale che superi le singole visioni municipali e consenta una gestione unitaria dell’urbanistica, della mobilità e del traffico, della progettazione di infrastrutture”.

Simone Vigni, architetto, candidato in Consiglio comunale nella lista del Partito democratico, interviene con la propria visione di sviluppo urbano di Siena. “Al centro di questo progetto – prosegue Vigni – occorre collocare un ‘mobility manager’ dell’area senese, ovvero una figura condivisa con i comuni limitrofi per pianificare la mobilità a livello di area vasta, rafforzare il trasporto pubblico coordinandolo con i flussi di traffico dei veicoli privati, investire nella mobilità dolce e in quella elettrica. Un percorso, già avviato dalla giunta Ceccuzzi, che ha fra i propri obiettivi la promozione di nuovi sistemi di mobilità, come il taxi collettivo o il ‘car sharing’, e di mezzi di trasporto non inquinanti e non motorizzati, per ridurre il traffico nelle ore di punta e aumentare la qualità ambientale”.

“Fra le sfide più importanti che attendono i prossimi amministratori – prosegue Simone Vigni – c’è senz’altro la mobilità di accesso alla città, che deve essere supportata dai sevizi pubblici, dai posteggi scambiatori e dal rapporto costante con le periferie. La vita sociale della nostra città è legata in modo imprescindibile al suo centro storico, molto più che in altre realtà con caratteristiche simili alla nostra. Questo potrebbe apparire come un limite, ma in realtà è la nostra forza. Il centro storico, fatto salvo l’intervento radicale di risanamento del quartiere di Salicotto, nell’ultimo secolo è rimasto sostanzialmente immutato. Tuttavia si è riusciti ad intervenire, come nel quartiere del Bruco, con sapienza e con un linguaggio attuale sul tessuto urbano, pur nel rispetto delle importanti preesistenze storiche. In altre occasioni, invece, sono state perse delle opportunità per dare a Siena un segno importante di contemporaneità: penso soprattutto al progetto di Alvar Aalto per la Fortezza. Più in generale, la prossima amministrazione comunale sarà chiamata ad una profonda revisione del Regolamento Urbanistico, che non ha prodotto gli effetti auspicati e risulta ormai già ‘vecchio’. Dobbiamo impegnarci per dimezzare i tempi di approvazione delle pratiche edilizie, per rimettere in moto un settore ormai stremato dalla crisi. Rimettere in moto l’edilizia non può però prescindere da alcuni aspetti, primo fra tutti il consumo zero di territorio”.

“E’ importante avere il coraggio di agire secondo la propria cultura – conclude il candidato democratico – mettendo in atto le conoscenze e le tecnologie che i nostri tempi ci offrono, senza appiattirsi su soluzioni scontate. Scelte talvolta coraggiose e spesso osteggiate, come fu la grande intuizione della chiusura al traffico del centro storico nei lontani anni ‘60, sono oggiAggiungi un appuntamento per oggi percorse dalla quasi totalità delle amministrazioni municipali. Dobbiamo però fare molto per rivitalizzare il centro storico, per farne sempre più un luogo di aggregazione vero e sentito, non un parco giochi regno del falso e del kitsch, né un museo ingessato e rigido. Vogliamo una città con un’idea di ‘conservazione dinamica’: per questo è importante che presto torni alla città la storica cinta muraria. Il suo recupero dovrà essere un esempio di valorizzazione del patrimonio storico ed architettonico e rappresenterà un aspetto fondamentale per continuare a garantire ai cittadini senesi il piacere di una città a misura d’uomo”.