Taccioli: ‘Il Pd deve produrre idee e proposte a partire dai temi del lavoro e dello sviluppo’

Siena – piazza del Campo

“E’ tempo di aprire una nuova stagione politico-amministrativa per la Provincia di Siena, una stagione in cui, attraverso il confronto ed il coinvolgimento delle migliori energie a disposizione, si possa scrivere una storia nuova per tutto il nostro territorio. Le vicende di questi ultimi anni, in particolare tutto ciò che ha riguardato la città di Siena, la Banca Mps e l’Università hanno impoverito la nostra realtà ed ingessato la discussione pubblica. Oggi c’è invece bisogno di produrre idee e atti politici in grado di scrivere il futuro del nostro territorio a partire dai temi del lavoro e dello sviluppo”. Con queste parole Alberto Taccioli, capogruppo del Partito democratico in consiglio provinciale, interviene in merito al confronto sul futuro del Pd aperto tra i democratici senesi in questi giorni di assemblea nazionale.

“E’ un dato di fatto – continua Taccioli – che la mia generazione dovrà riuscire a districarsi non solo nelle difficoltà prodotte dalla crisi internazionale ma anche dalle specificità degli errori commessi sul piano locale. Chi oggi ha da venti a trentacinque anni è costretto sempre di più a guardare altrove per costruirsi un futuro dignitoso. Questo non significa che non sia possibile immaginare un modello di sviluppo per il nostro territorio investendo su idee, risorse e creatività. Non tutta la Provincia di Siena è vissuta in questi anni grazie ai benefici diretti e indiretti della Banca Mps. Esistono aziende che, grazie a sacrifici e capacità, competono da anni sul mercato e che non hanno mai chiesto favori o corsie preferenziali, hanno semplicemente lavorato con pazienza e spirito di sacrificio. E’ innanzitutto da queste esperienze  che si deve ripartire, sostenendo con forza coloro che dimostrano di saper stare sul mercato e che hanno le potenzialità per creare occupazione nei prossimi anni. Al contempo, dobbiamo sviluppare la cultura dell’accoglienza e il settore del turismo, un asset la cui importanza presente e futura non è forse ancora stata colta del tutto”.
“Sono settimane in cui il Pd sarà concentrato sui congressi nazionali e locali. Il rischio che colgo è quello di un’ennesima campagna elettorale tra singole personalità, che produca una cascata di schieramenti  e di ‘posizionamenti’ fino ai livelli locali in cui la competizione, i rancori e le insofferenze personali portino ad un ‘votificio’ di cui non si sente il bisogno. Mi piacerebbe che da qui ai congressi il Pd provinciale riuscisse ad elaborare una traccia di discussione, da approfondire successivamente. Penso a quale modello di sviluppo vogliamo per la nostra Provincia, a quali assetti istituzionali nel nostro territorio saranno più funzionali al superamento delle Provincie e a dare un quadro chiaro dello stato dell’arte della rete infrastrutturale e degli obiettivi specifici da cogliere. Abbiamo bisogno di individuare delle priorità condivise in tutto il territorio e fornire una base programmatica seria ai trenta comuni che andranno al voto nel 2014 per evitare un rischio involuzione delle realtà locali che in questa fase potrebbe essere distruttivo”.