Guicciardini e Bettollini: “Il Pd a testa alta verso le primarie”

Niccolò Guicciardini

Niccolò Guicciardini

Niccolò Guicciardini e Juri Bettollini, rispettivamente segretario provinciale del Pd di Siena e responsabile enti locali intervengono sulle primarie e sul percorso di rinnovamento avviato dal Pd senese, rispondendo alle recenti dichiarazioni di Riccardo Burresi, Antonio Loia, Alessandro Pinciani e Graziano Battisti.

 

Il Pd senese sta già portando avanti “la rivoluzione del cambiamento”. “Il Pd senese ha iniziato – spiega il segretario provinciale del Pd – quella ‘rivoluzione’ di cui aveva bisogno non con le parole, ma con i fatti: abbiamo elaborato un regolamento per le primarie tra i più aperti a livello nazionale, come è stato riconosciuto da più parti; abbiamo rinnovato tanti segretari e tante assemblee comunali e la prossima settimana presenteremo un esecutivo marcato da un profondo rinnovamento. Abbiamo inoltre approntato un nuovo metodo di impostare la direzione che consentirà, ad esempio, a tutti di consultare online le decisioni prese e addirittura le presenze agli incontri”.

 

Si contribuisca fattivamente invece di polemizzare sempre. “Invece di tentare di rincorrerci sul campo dell’innovazione e del cambiamento, senza riuscirci, sarebbe più costruttivo se Burresi, Loia, Pinciani e Battisti contribuissero fattivamente a questa fase invece di strumentalizzare aspetti sui quali il Pd di Siena si sta dimostrando già all’avanguardia. Con le primarie del 23 febbraio vivremo un altro grande momento di democrazia in cui i cittadini saranno, ancora una volta, protagonisti, contribuendo, attraverso la loro partecipazione, a costruire il futuro delle nostre comunità. Le primarie e il percorso che ci porteranno verso questo appuntamento, sono i primi passi per costruire una grande alleanza di centrosinistra. Un’alleanza che dovrà essere in grado di coinvolgere le forze economiche, i lavoratori, il mondo del volontariato e tutte quelle realtà e quelle persone che stanno reagendo alla crisi con coraggio e con la testa rivolta in avanti. Saranno le ‘primarie delle idee’ che, in forme diverse, coinvolgeranno migliaia di elettori e iscritti per costruire progetti di governo coraggiosi e capaci di rispondere a questa fase”.

 

Juri Bettollini

Juri Bettollini

Nel nuovo Pd non c’è più spazio per le correnti e il correntismo. “Il congresso è finito e con la segreteria di Matteo Renzi – afferma il responsabile enti locali, Juri Bettollini – è iniziata una nuova fase per il Pd: più aperto, più partecipato e più proiettato verso il futuro. Solo pochi, come Pinciani, Burresi, Loia e Battisti sembrano non essersi accorti che dentro al nuovo Pd non c’è più spazio per le correnti e il correntismo. Le primarie per la scelta dei candidati sindaco nei Comuni sono aperte a tutti, a partire dai sedicenni che per la prima volta potranno contribuire, con il loro voto, a un passaggio importante per la vita amministrativa della propria comunità e a costruire il futuro della propria città. Le primarie inoltre saranno ancora più trasparenti nella forma e nella sostanza. Il Pd infatti ha reso obbligatorio per tutte le unioni comunali di rendicontare pubblicamente le spese sostenute per organizzare le primarie e invitiamo a destinare le eventuali risorse residue per sostenere associazioni locali attive nel campo del volontariato, del sostegno agli anziani o ai più deboli. Dalle primarie quindi usciranno non solo i candidati sindaco ma anche progetti di sviluppo per le nostre comunità, incentrati sull’idea che grazie al Pd e al centrosinistra nessuno potrà essere lasciato indietro”.

 

Basta con le polemiche il Pd ha scelto la strada della trasparenza e della partecipazione. “Per quanto riguarda le assurde polemiche relative alle regole di presentazione delle candidature – dice ancora Bettollini – ricordiamo a Pinciani, Burresi, Loia e Battisti, afflitti improvvisamente dalla sindrome da “penna e calamaio”, che il numero di firme da raccogliere è stabilito, come loro sanno, dallo Statuto nazionale del Pd. Si tratta delle stesse identiche regole con le quali Matteo Renzi ha potuto presentare la sua candidatura alla segreteria nazionale, vincendo con un risultato praticamente bulgaro. Le primarie sono uno strumento di partecipazione fondamentale, senza se e senza ma e sono soprattutto un modo affinchè ogni cittadino possa scegliere il candidato che ritiene migliore per rappresentare il Pd o il centrosinistra e per questo garantiremmo inoltre, nel caso di primarie coalizione, ampia partecipazione a tutte le sensibilità. Stiamo lavorando per un Partito Democratico al servizio della ripartenza dei nostri territori e non ci può essere spazio per le polemiche strumentali. E’ sotto gli occhi di tutti che il Pd della provincia di Siena ha scelto la strada più trasparente e determinata per realizzare primarie aperte e competitive nella scelta dei candidati”.