La tecnologia può essere d’aiuto nell’addestramento dei cani?

Kaz – Pixabay

Negli ultimi decenni la tecnologia è entrata di prepotenza in diversi settori del trantran quotidiano, tanto che la vita di tutti i giorni è cambiata enormemente rispetto a solo qualche anno fa. E anche so ormai niente sembra più stupire, nuove invenzioni arrivano a sorprendere e sanno lasciare a bocca aperta anche le persone più aperte mentalmente.

Tra le varie e più sorprendenti innovazioni, ci sono anche quelle destinate agli animali domestici. In particolare, un team di ricercatori della North Carolina State University ha sviluppato una tecnologia per automatizzare l’addestramento dei cani che svolgono lavori di assistenza a persone con disabilità, come per esempio i cani guida. 

Si tratta di una imbracatura che si adatta comodamente al corpo dell’animale per registrare le posture e il linguaggio del corpo. Il sistema è in grado di ricompensare l’animale quando si trova nella posizione necessaria, emettendo un suono piacevole e dando premi.

In questo modo, il cane può essere addestrato molto più rapidamente, anche senza troppa interazione con l’uomo. Sono gli algoritmi generati dalla pettorina che agiscono e che vengono inviati ad un computer apposito che valuta l’azione successiva (è grande come un cellulare ed è venduto insieme alla pettorina). 

La tecnologia è completata da altoparlanti e motori a vibrazione per facilitare la comunicazione con il cane, oltre a sensori fisiologici che accertano altri aspetti più relazionati alla salute dell’animale, come la frequenza cardiaca e la temperatura corporea.

Questo algoritmo è in grado di premiare fino al 96% dei comportamenti corretti, anche se ancora non riesce ad essere al livello dell’addestramento umano, che può arrivare a premiare il 100% dei casi. Insomma, non si tratta di un sistema che può essere usato in modo indipendente e alternativo all’uomo, ma può essere un valido aiuto per accompagnare l’educatore cinofilo nel suo lavoro.

Per chi vuole addestrare il proprio cane in modo perfetto, esistono anche tecnologie più semplici e meno costose. Per esempio, si trovano sul mercato collari che producono un suono fastidioso o rilasciano un aroma di limone (generalmente non apprezzato dai nostri amici a quattro zampe) quando l’animale abbaia per più di trenta secondi consecutivi o quando viene premuto un pulsante per ‘punire’ un comportamento scorretto del cane.

Si tratta di sistemi rudimentali, ma efficaci e non violenti. Ovviamente, anche dotandosi di questi accessori, non si potrà fare a meno di dedicare tempo all’animale: sarà sempre necessario per esempio portarlo al parco con appositi strumenti di addestramento per insegnargli a non tirare, oltre a molti chicchi deliziosi per ricompensarlo quando serve. 

Esistono anche applicazioni per il cellulare che possono aiutare nell’addestramento. Si trovano infatti app che emettono un suono molto particolare, perfetto per richiamare l’attenzione del cane quando si distrae o non vuole seguirci. Oppure app che insegnano trucchi per far imparare al proprio amico i comandi base, come “seduto”, “fermo” oppure a dare la zampa. Online, inoltre, si trovano playlist musicali pensate per calmare i cani che soffrono di ansia da separazione, aiutandoli a rilassarsi la notte o quando rimangono a casa da soli.

Bisogna sempre ricordare che il proprio animale non è una macchina o un sistema di sicurezza, anche se sa dimostrarsi un prezioso aiuto in molte occasioni. È un essere vivente che ha bisogno di attenzioni e amore, prima di tutto. È importante ricordare che la socializzazione è il primo modo di educare un cane, soprattutto se cucciolo.

L’entrare in contatto con persone, suoni e realtà differenti aiuterà l’animale domestico a reazionare a differenti stimoli in modo corretto, senza agitarsi o spaventarsi. L’addestramento virtuale o con strumenti che captano i suoni non dovrebbe mai sostituire un reale contatto cane-padrone, basato sul rispetto e la comprensione.