Proteggiamo il nostro piacere!

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Inutile girare intorno al discorso: ogni rapporto sessuale non protetto può esporci a diverse malattie, le così dette malattie sessualmente trasmissibili. Queste, sono patologie la cui diffusione è considerata in continuo aumento. Tra le cause, la facilità con la quale avviene il contagio e la mancanza di informazioni corrette sulla prevenzione, specialmente per le fasce più a rischio, cioè i giovani tra i 16 e i 24 anni. Attualmente, sono state individuate più di 30 malattie sessualmente trasmissibili, tra cui l’AIDS, causata dal virus HIV, papillomi, condilomi e verruche genitali, candida, herpes genitale, vaginosi batterica, gonorrea, sifilide, epatite ed altre più o meno frequenti. Volendo essere più precisi, non si tratta di malattie che si trasmettono, ma di agenti infettivi quali, virus, batteri e parassiti, che possono successivamente essere causa di malattie vere e proprie. Da ciò, si evince che molte persone possono essere infette anche in assenza, almeno per il momento, di chiari segni e sintomi evidenti. Dunque, quali possono essere considerati i segnali d’allarme a seguito dei quali è nostro dovere contattare il proprio medico o rivolgersi a uno specialista? Secrezioni anomale, con variazioni quantitative e qualitative, come ad esempio il cattivo odore, o pus dagli organi genitali; bruciore, irritazione, dolore mentre si urina o necessità di urinare frequentemente in piccole quantità; ulcere, noduli o vescicole sui genitali; infiammazioni cutanee; ingrossamento delle ghiandole inguinali; per l’uomo, dolore a uno o a entrambi i testicoli; dolori addominali; perdite di sangue durante o dopo i rapporti sessuali.

Ovviamente, quanto appena elencato potrebbe essere sintomo anche di altre malattie, necessitando comunque di un consulto medico. In ogni caso, è importante rivolgersi prima possibile ad un esperto, informando, se si ha, anche il proprio partner affinché effettui anche lui o lei dei controlli e, se necessario, assuma una terapia. Che cosa fare per cercare di prevenire la comparsa di queste malattie? Nella maggioranza dei casi, usando correttamente il preservativo. Come si usa correttamente il preservativo?

L’ABC comprende: occhio alla data di scadenza, non conservarlo dove è troppo caldo (cruscotto della macchina) o dove si potrebbe stropicciare (portafoglio), indossandolo all’inizio del rapporto, sesso orale incluso, non usare lubrificanti oleosi ma casomai a base di acqua o spermicidi. Prima ho detto “nella maggior parte dei casi”, in quanto il preservativo è sì considerato il sistema più valido, dopo la non popolare astinenza, ma ha dei limiti. Per esempio, i condilomi, papillomi e verruche sono infezioni che si trasmettono attraverso il contatto della pelle, ad esempio masturbandosi reciprocamente o semplicemente accarezzandosi i genitali oppure, in rarissimi casi, per contatto con materiale contaminato (asciugamani, biancheria intima, sanitari igienici). In questi casi l’unico modo per evitare di essere infettati è evitare contatti intimi con persone affette da queste patologie. Alle soglie del 2016 possiamo ad ogni modo affermare che quasi tutti sanno come ci si contagia, ma non molti prendono in considerazione le precauzioni necessarie. Spesso si fa l’amore con qualcuno senza il preservativo perché interrompere “quel momento” potrebbe mettere in imbarazzo o per semplice superficialità. Diverso sarebbe se, il preservativo stesso fosse considerato parte di un gioco erotico e perché no, facendoci aiutare ad indossarlo proprio dalla nostra partner. Ricordiamoci inoltre che, se usato correttamente, ci permette non solo di proteggerci dalle malattie, ma diventa anche un anticoncezionale sicuro.

A tal proposito è bene chiarire due punti fondamentali che sono ancora oggi spesso origine di grande confusione, specialmente tra gli adolescenti. Per prima cosa, ogni rapporto sessuale non protetto è da considerarsi, oltre che per il rischio di malattie, a rischio di gravidanza, in quanto anche per una donna con un ciclo mestruale regolare il momento dell’ovulazione, cioè quello in cui è possibile che un ovulo possa essere fecondato, può avvenire anche in momenti diversi dai giorni canonici che vanno dal dodicesimo al sedicesimo. Il secondo punto da ricordare, fa riferimento al coito interrotto. L’estrazione del pene per far avvenire l’eiaculazione all’esterno della vagina, non è un metodo contraccettivo. Anche prima dell’eiaculazione vengono emesse alcune gocce di liquido lubrificante prodotto dalla prostata e dall’uretra che possono contenere spermatozoi. Anche a tal proposito il preservativo è sicuramente il contraccettivo da consigliare. I metodi per evitare di diventare genitori ante tempore sono svariati e differenti, a seconda delle preferenze, ma il metodo per proteggerci dalle malattie è solo uno: il preservativo.

Mela dai

Questo importante e mai troppo trattato argomento, sarà oggetto di un evento organizzato dalla sezione giovanile della Croce Rossa (Giovani della Croce Rossa) in occasione della giornata mondiale contro l’AIDS, indetta ogni anno il primo dicembre. Pur essendo rivolta a tutti i cittadini, si identifica come una attività “dei giovani per i giovani”, da qui la scelta di svolgerla di sabato. Durante la giornata, con vari giochi e attività proveremo a insegnare quali sono i modi in cui le MST si trasmettono, l’importanza di tutelarsi sempre e come utilizzare correttamente i contraccettivi per proteggersi, cosa che purtroppo molti giovani non sanno fare. L’evento in questione fa parte del primo obiettivo strategico della Croce Rossa Italiana, ovvero la tutela e protezione della salute e della vita. Intorno alle ore 18:00, in qualità di psicologo e sessuologo, sarò a disposizione dei presenti per rispondere a domande sull’argomento in oggetto. Un ultimo messaggio: proteggiamo il nostro piacere, per il resto…buon divertimento a tutti!

Dott. Jacopo Grisolaghi
Psicologo e Sessuologo – Dottore di Ricerca in Psicologia