Visita di Siena con il sorriso di Julia Roberts

Questa iniziativa mi piace: ogni lunedì e giovedì (partenza alle 18 da Fonte Gaia) il Centro Guide di Siena organizza visite guidate della città ispirate al film “Mangia, Prega, Ama”, diretto da Ryan Murphy, basato sul libro autobiografico di Elizabeth Gilbert, ma entrato nel cosiddetto immaginario collettivo grazie alla bellezza, la bravura e l’inimitabile, contagioso sorriso di Julia Roberts.

Al costo di € 20 si potrà così avere il privilegio di vedere Siena sotto una prospettiva tutta nuova (i dettagli li trovate su https://www.guidesiena.it/mangia-prega-ama-un-tour-con-degustazione/), capace di coniugare la conoscenza di una delle Contrade con la degustazione di prodotti tipici, nella magìa di un racconto – sempre diverso – affidato ad una guida turistica abilitata. Niente male, per la sua sottile ironia, è anche la presentazione di questo ciclo di visite guidate: “Mangia, Prega, Ama saranno le parole chiave per scoprire tipicità culinarie, luoghi di forte spiritualità e legami ma senza passare da Roma, India e Bali”. Ovvero, le attrazioni “esotiche” si trovano anche a Siena, basta affidarsi a qualcuno che le conosce e le sa raccontare.

Saranno dunque due ore ben spese, a spasso per una città che offre innumerevoli occasioni di interesse e di stupore, a dimostrazione – per l’ennesima volta – di quanto siano importanti servizi di accoglienza di qualità, se si vuole davvero offrire motivi di visita a turisti interessati ad andare oltre le solite fotografie e le solite immagini, peraltro mai consumate dal tempo.

Mi fa piacere immaginare che ogni partecipante possa vivere questa visita guidata proprio con il sorriso di Julia Roberts sulle labbra, che nel film omonimo lascia la sua felice vita a New York, proprio perché vuole imparare ad amarsi di più, a godersi la vita, apprezzare il cibo tipico e di qualità ed imparare a pregare.

E qui si potrebbe aprire un ben più ampio articolo dedicato alla spiritualità ed alla religiosità di Siena, che tutti conosciamo, ma siamo poco propensi ad approfondire ed a trasmettere a turisti e visitatori. Sarebbe invece bello che proprio da questo ciclo di visite guidate, si potesse aprire veramente un ragionamento su questo aspetto così importante per la storia della città, e sicuramente motivo di attrattività per un pubblico vasto e non necessariamente mosso soltanto da motivi religiosi.

Roberto Guiggiani