Vita a Sei Zampe – Padroni maleducati: troppi “ricordini” dei cani nelle vie di Siena

Ogni giorno i marciapiedi italiani sono invasi da un milione di “cacche” di cane.

La colpa, però, non è certo degli animali, ma dei loro padroni che si rivelano sempre più spesso maleducati. A farne le spese sono i cittadini- anche a Siena- ma  ancor di più  i cani, del tutto  incolpevoli. “Mai viste così tante cacche di cane in soli trenta metri”. Questo l’amaro commento di Paolo residente in via Pantaneto,  “E’ assurdo io ho 3 cani e raccolgo sempre i loro bisogni  – prosegue Paolo – Ma spesso mi ritrovo a portarmi a casa sotto le scarpe il ricordo di qualche altro cane il cui padrone da buon maleducato non ha raccolto i bisogni. Se da fastidio a me – conclude Paolo – Che amo i cani, non oso immaginare la reazione dei cittadini che calpestano una cacca e magari già odiano i cani”.  Infatti  purtroppo i cani sono i primi ad essere imputati: si tende a dare la colpa a loro , alcune persone arrivano letteralmente ad odiare la specie a quattro zampe perché si sono ritrovate con le scarpe sporche. Ma i veri colpevoli sono i padroni che non raccolgono i bisognini. Anche a Siena paletta o sacchettini sono obbligatori per legge e i vigili dovrebbero multare i proprietari che non hanno con sé questi strumenti:  le multe possono arrivare anche a 150 Euro.

Saranno i pochi controlli, il fatto che troppi padroni di cani sono maleducati, ed ecco che  a Siena molte strade sono a rischio slalom tra “cacche”. Molti i proprietari che, soprattutto di sera, certi di non esser visti, non si piegano a raccogliere le feci del proprio cane. Questo succede anche in diverse aree di sgambamento, dove sono ancora pochi i padroni responsabili che si ritrovano spesso a dover ripulire anche per gli altri.  Tanti i cittadini che lamentano lo scempio che sta avvenendo ad esempio nell’area degli Orti dei Tolomei,  già di per sé piena di buche;  come se non bastasse, qui i cani e i proprietari rischiano anche di  sporcarsi per colpa di persone maleducate che scambiano questa zona per bagni pubblici destinati ai cani. Sono gli stessi cittadini arrabbiati, proprietari educati di cani a ripulire la zona.  Alcune  zone di sgambamento per i cani sono provviste di distributori di sacchettini per invitare le persone a raccogliere le cacche, ma questi distributori quasi sempre sono vuoti. E’ anche vero che – per chi ha un cane – portarsi dietro il sacchettino dovrebbe essere una normale routine.

Alcuni cittadini poi, se fanno notare al “trasgressore” che deve raccogliere i bisogni del cane si ritrova anche a ricevere delle risposte poco educate. Ed infatti in tanti chiedono controlli più severi, anche di vigili in borghese. Via di Fieravecchia, via del Costone, il prato dei Servi, il prato in Fontebranda accanto alla risalita, via dei Tufi, sono delle vere e proprie zone “minate”.

Per non parlare della nuova area per i cani in Pescaia. Doveva essere un “gioiellino” per gli amici a quattro zampe ed invece è un vero e proprio wc per cani. Ma non solo  – e qui i proprietari non hanno colpe – i cancelli sono spesso rotti, la rete è facilmente scavalcabile dai cani che poi vanno a bere nel canaletto di scolo che emana un odore nauseante e sicuramente è pieno di batteri.

A fare le spese di questa inciviltà come detto sono i cagnolini che sempre più spesso vengono additati come il vero problema. Ma il problema è la maleducazione di alcune persone che poi si riflette negativamente anche sui tantissimi proprietari di cani che invece sono civili ed educati.

Elena Casi.