Valentini: ‘E’ un momento difficile, ma Siena ce la può fare’

Bruno Valentini

“E’ durissima, ma si tratta di un’avventura straordinaria. Sono ancora più orgoglioso oggi di essere Sindaco di Siena, perché mi rendo conto del legame viscerale che unisce i senesi alla propria città. E’ dura perché il peso dell’indebitamento e dei costi del Comune ci costringerà a scelte difficili. L’obiettivo è mantenere i servizi sociali ed educativi, pagare i nostri dipendenti cercando di farli lavorare meglio e magari di più. Dobbiamo giustificare ai cittadini le tasse che sono chiamati a pagare”. Con queste parole Bruno Valentini, sindaco di Siena, è intervenuto ieri, lunedì 12 agosto, alla Festa provinciale del Pd senese, in corso presso la Fortezza medicea di Siena. Ad animare il “faccia a faccia” con il sindaco di Siena, è stato Stefano Bisi, vicedirettore del Gruppo Corriere.

Il bilancio, la grande sfida dei prossimi mesi “Siena – ha aggiunto Valentini  – deve diventare una città dove investire  è semplice e veloce. Dobbiamo trovare all’esterno quelle risorse che il nostro bilancio non può più darci. Non possiamo permetterci di tagliare il sostegno ai bambini, agli anziani, a chi ha bisogno e, al contempo, dovremo impegnarci per cercare di creare opportunità di lavoro. Il difficile arriverà il prossimo anno quando finiranno i residui della Fondazione. Con tutta la maggioranza stiamo lavorando perché il peso delle difficoltà di bilancio non stia addosso ai più deboli. Noi manterremo, pur alzando le tariffe per le fasce più alte, i servizi sociali e i servizi educativi. Dal prossimo anno dovremo essere capaci di vendere patrimonio e partecipazioni societarie perché avremo bisogno di almeno 20 milioni di euro in 18 mesi per ridurre il peso del debito”.

Siena candidata a capitale della cultura 2019 “La priorità – ha continuato Valentini – che avremo da settembre sarà quella di Siena capitale della cultura 2019, lavorando con la Regione per vincere la sfida, o comunque per capire come trasformare in opportunità concrete le politiche culturali. Un ruolo importante in questo lo avranno le Università della città, che con il loro lavoro contribuiranno a far sì che chi viene a studiare a Siena trovi opportunità affinché il suo percorso di studi possa trovare uno sbocco per creare impresa. Da questo punto di vista il Santa Maria della Scala e altri nostri importanti spazi possono e devono diventare luoghi dove la cultura, oltre ad ammirarla si produce. Nei prossimi mesi abbiamo in programma due eventi, il primo il 27 settembre, dal titolo “La notte della ricerca”, in collaborazione con l’Università. Sarà una notte in cui l’Università si presenterà e si aprirà a tutta la città e a tutti coloro che vorranno studiare a Siena. Qualche giorno dopo, poi, faremo un’altra grande festa nella quale i senesi potranno conoscere il contenuto del dossier di candidatura della città, che scade il 20 settembre. Siena 2019 e il Santa Maria sono opportunità per  investire in cultura, per far sì che le bellezze di Siena creino opportunità e lavoro. Dobbiamo attrarre risorse e persone, anche attraverso quel museo del Palio di cui parliamo da anni e che, entro la prossima primavera, vorrei riuscire ad avere”.

L’Enoteca italiana al Santa Maria della Scala. “Dovremo discuterne con la città- ha detto Valentini – ma una suggestione è spostare l’Enoteca nell’antico Spedale. Noi vorremmo che l’Enoteca diventasse un ente pubblico nazionale, un luogo di promozione di vini e delle eccellenze enogastronomiche e culturali dell’Italia e del nostro territorio. Spostandola al Santa Maria, inoltre, libereremo anche degli spazi in Fortezza, che vediamo come un grande auditorium che già c’è, all’aperto e per la città, dove fare gli spettacoli. La Fortezza può diventare il luogo degli eventi, piccoli e grandi, della città”.

Fondazione Mps, deputazione generale e deputazione amministratrice “La deputazione generale – ha detto Valentini – non sceglierà la deputazione amministratrice in base ad elenchi predefiniti. Avranno una rosa che valuteranno in autonomia. Io credo che dovranno scegliere competenze alte, perché un conto sono i ruoli di indirizzo, un conto quelli gestionali. Mi aspetto che, nella deputazione amministratrice, ci siano competenze finanziare, manageriali e legali altissime. Competenze che diano una mano al Presidente per occuparsi di una partita, salvare la Banca Monte dei Paschi di Siena, che per qualcuno è già persa, ma non per noi. Aiutando la Banca, salviamo anche il patrimonio della Fondazione e, dunque della città. E’ un lavoro durissimo, anche perché a Bruxelles non lavorano per noi”.

Il Presidente della Fondazione Monte dei Paschi di Siena. Per quanto riguarda il nome del prossimo presidente della Fondazione Mps, il sindaco, si è espresso sulle indiscrezioni che vedrebbero favorito Francesco Maria Pizzetti: “Dopo due presidenti senesi, Mussari e Mancini, – ha detto Valentini – noi dobbiamo comunicare all’Italia e ai mercati e all’Europa che Siena vuole recuperare la propria reputazione trovando uomini legati al proprio territorio ma capaci di trattare ed esprimere le nostre aspirazioni su uno scenario che è l’Italia e l’Europa. Francesco Pizzetti è un personaggio che mi pare idoneo, l’ho conosciuto a Monteriggioni durante alcuni convegni. Il livello del personaggio è eccezionale ed è una persona indipendente che ha grandi relazioni. Ma non deve essere considerato come una proposta prendere o lasciare da parte del Comune perchè anche gli altri enti nominanti devono partecipare alla riflessione collettiva con equivalente dignità per tutti. Ed ovviamente i membri della deputazione generale dovranno avere l”ultima parola”.