Spennacchi: “La richiesta del sindaco di Pienza Fè di votare alle primarie del Pd era irricevibile”

Pienza

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“Le primarie di domenica 8 dicembre sono state un grande segnale di speranza per il Partito democratico e per tutto il Paese. La grande partecipazione e il clima positivo con il quale abbiamo affrontato questo importante passaggio sono la dimostrazione che in tanti cittadini e anche nella nostra comunità, Pienza, c’è ancora la speranza e la voglia di ripartire”. Con queste parole Lucia Spennacchi, segretario dell’Unione comunale del Pd di Pienza commenta il voto delle primarie di domenica scorsa.

Anche a Pienza netto successo per Matteo Renzi “Sono stati 488 i cittadini di Pienza e Monticchiello – continua Spennacchi – che hanno partecipato alle elezioni primarie per la scelta del segretario e dell’assemblea nazionale del Pd. Matteo Renzi ha vinto nel nostro comune, raccogliendo il 75,9 per cento dei consensi, così come ha vinto in provincia di Siena e in Italia”.

“Inaccettabile la polemica strumentale del sindaco Fè” “Le primarie – continua Spennacchi – sono state un bel momento di democrazia e un successo per il Pd. Per questo non permetto che il lavoro di tanti volontari e l’impegno di chi si è speso con passione a sostegno delle mozioni venga rovinato da polemiche strumentali e da provocazioni, come quelle fatte dal sindaco di Pienza, Fabrizio Fè. Credo che il primo cittadino dovrebbe chiedersi da che parte sta e, visto che è al governo della nostra città sostenuto da una lista civica, se per caso non stia vivendo una crisi di identità. La sua richiesta di votare alle primarie del Pd era irricevibile, visto che il nostro partito ha un suo statuto con articoli che non danno adito a interpretazioni (comma 9, articolo 2). Articoli che specificano come siano escluse dalla registrazione nell’Anagrafe degli iscritti e nell’Albo degli elettori del Pd le persone appartenenti ad altri movimenti politici o iscritte ad altri partiti politici o aderenti, all’interno delle Assemblee elettive, a gruppi consiliari diversi da quello del Pd. Gli iscritti che, al termine delle procedure per la selezione delle candidature, si sono candidati in liste alternative al Pd, o comunque non autorizzate dal Pd, sono esclusi e non più registrabili, per l’anno in corso e per quello successivo, nell’Anagrafe degli iscritti. Il sindaco, già in passato era stato messo al corrente delle nostre regole, quindi, a maggior ragione non posso sopportare l’idea che un bel momento di democrazia venga messo in discussione da sterili polemiche. Io, al contrario, voglio ringraziare tutti i volontari che sono stati ai seggi e tutti coloro che hanno preso parte alle primarie, dimostrando di credere nel Pd e in un rinnovamento reale. Mi auguro che questo sia veramente un nuovo inizio per il nostro partito che ci vedrà impegnati nelle prossime amministrative”.