Scaramelli: “Due milioni di euro di investimenti con il Piano di edilizia scolastica”

Stefano Scaramelli

Stefano Scaramelli

“Il Piano di edilizia scolastica approvato dal Consiglio dei Ministri per il biennio 2014-2015 che porterà, solo nel senese, circa due milioni di euro di investimenti, dimostra l’ottimo lavoro svolto dal Governo e dal Pd sul fronte istruzione e la novità politica, per l’Italia, della capacità di riprendere a investire per la migliore qualità della formazione e della scuola, dopo anni di tagli, con l’obiettivo di rendere le scuole più sicure, accoglienti e senza barriere”. Così Stefano Scaramelli, sindaco di Chiusi e membro della Direzione nazionale del Pd, commenta il piano del Governo che approva 27 interventi in 14 comuni del territorio. “Edilizia scolastica e non solo – aggiunge Scaramelli – nei prossimi giorni è in arrivo un’altra importante novità: il Governo è al lavoro sul “pacchetto scuola”, ovvero su un testo di riforma incentrato sul diritto allo studio e sulla maggiore qualificazione anche dell’alta formazione. Sarà il Premier Renzi, la prossima settimana, a illustrare il testo di riforma che prevederà anche progressioni differenziate in base ai carichi di lavoro, scuole più aperte, orario flessibile prolungato per gli insegnanti, costi per l’apertura straordinaria degli istituti da assegnare a privati (che avranno un bonus fiscale) e l’abilitazione di tipo 3 + 2, con tirocinio compreso, più spazio all’alternanza scuola-lavoro”.

Riforma Enti Locali – E se questi sono alcuni dei temi che il presidente del Consiglio illustrerà nei prossimi giorni, altri sono in fase di elaborazione: “il mio impegno in Direzione, dove porto la mia esperienza di sindaco a servizio del Pd, è rivolto – spiega Scaramelli – alla trasformazione degli Enti locali. Con Stefano Bonaccini sto formulando proposte importanti sui temi della fiscalità locale, aziende partecipate e riassetto degli enti intermedi secondo la logica della semplificazione amministrativa. Quella semplificazione che non è un concetto astratto ma un’azione: andare ad eliminare passaggi procedurali e adempimenti inutili o superflui talvolta pure dannosi per il buon funzionamento dell’amministrazione e, sempre, nemici di cittadini e imprese nella relazione con gli enti locali. Sulle partecipate, invece, stiamo lavorando per accelerare il percorso di riforma del sistema delle società partecipate, avviando un grande progetto di uscita dai servizi privati per evitare duplicazioni tra chi deve dare indirizzo e fare programmazione e chi deve fare business. Specialmente in settori come trasporti ed energia. Altre proposte avanzate nei mesi scorsi, per esempio, sono già state recepite nella riforma della Pubblica amministrazione, a queste si affiancano quelle dedicate a un settore strategico: quello produttivo. E il mio impegno, in Direzione nazionale, è a favore delle imprese del distretto manifatturiero nel suo complesso, e del design, al fine di tutelare molte realtà attive in Toscana che da troppo tempo chiedono cambiamenti, è ora di proporli e realizzarli”.