MONTERIGGIONI Regoli se la prende con la Senesi ed il Pd

 

Andrea Regoli - Sel Monteriggioni (foto Ebran Kalemi)

Andrea Regoli – Sel Monteriggioni (foto Ebran Kalemi)

In queste ore la mia avversaria, in doppia veste di candidato e segretaria sta tentando di imporre sulla scheda elettorale delle Primarie i simboli del partito accanto al nome di ognuno dei due candidati. Una cosa inedita, mai fatta nella storia delle primarie italiane ed estere. Al di fuori di ogni accordo locale o provinciale. C’è un preciso motivo per cui non si mettono i simboli, la scelta deve avvenire tra due persone, il 9 di Marzo si deve scegliere la persona che guiderà la coalizione alle elezioni che si terranno il 25 di Maggio. Le Primarie non devono servire a stabilire i rapporti di forza all’interno della coalizione, proprio per questo i candidati, dal momento che si rendono disponibili alla competizione, si dovrebbero distaccare più possibile dal Partito, semplicemente per tutelarlo, per non legare le sorti della persona candidata alle sorti di tante, in questo caso tantissime, persone.
Io stesso mi sono dimesso da coordinatore un minuto dopo l’annuncio della mia candidatura e sto portando avanti una campagna elettorale che non rinnega certo le mie origini ma che naturalmente si rivolge ad un elettorato che va al di la’ degli elettori di SEL. Se il 9 di Marzo perderò, perderà Andrea Regoli, non SEL; se vinco sarà lo stesso. Ma se invece la competizione non è più tra persone ma tra partiti, allora a prescindere da chi vinca, cosa succederà dopo? Se vinco io vorrà dire che SEL a Monteriggioni vale più del 50%? Mah!! E se perdo? SEL sarà cancellata dal panorama politico di Monteriggioni?
Oggi leggo sul giornale che il PD di Monteriggioni e’ compatto a sostegno del proprio candidato, e ci mancherebbe altro che non lo fosse, ma questo PD, che rappresenta la più grande forza politica del territorio, e con il quale ho governato questo comune negli ultimi 5 anni, quanto è disposto a legare le proprie sorti a quelle di una persona?
Mi dispiace dirlo perché non è giusto per le centinaia di persone che fanno parte di quel partito e che ci credono, ma a me sembra che in questi loro giocatori che stanno ai tavoli manchino i “fondamentali”, e chi si intende di sport sa cosa significa, oppure, e questa possibilità e’ peggio dell’altra, ci troviamo di fronte ad un candidato talmente debole che non vive di luce propria ma deve vivere di luce riflessa.
Io sono di SEL, e questo ormai è chiaro a tutti, sono convinto che le persone che mi voteranno o che non mi voteranno lo faranno per le mie qualità o per il mio modo di essere o di rapportarmi con gli altri o per il mio programma, non per l’appartenenza ad un partito.
Per favore, per il bene del PD, per il bene che io stesso voglio a quel partito, riconduciamo tutto ad una serena dialettica di coalizione.
Responsabilità, prima di tutto responsabilità.

Andrea Regoli