Massimo sforzo per pagare le ditte e salvaguardare i servizi, queste le priorità

“Gli equilibri sono mantenuti e i conti sono in sicurezza ma aumentano i motivi di preoccupazione, le difficoltà e le incognite legate alla situazione sociale ed economica e a scelte e ripensamenti del Governo che hanno privato di 600mila euro il bilancio già approvato. Grazie a politiche virtuose poste in essere già in fase previsionale e grazie anche al recente intervento della Regione Toscana siamo riusciti a garantire i pagamenti alle ditte che stanno lavorando e a salvaguardare e mantenere tutti i servizi educativi, socioeducativi e sociali, compreso il fondo affitti con cui l’anno passato abbiamo aiutato oltre 500 famiglie”. Inizia così la nota del Sindaco Lucia Coccheri che interviene sull’importante verifica di bilancio di fine settembre e che sarà discussa nel Consiglio Comunale di questa sera, venerdì 28 settembre.

 

“Una verifica non certo di routine – dice il Sindaco – visto che negli ultimi mesi il nostro bilancio ha subito colpi significativi”. Sulle casse del Comune grava infatti un ulteriore taglio lineare di 163mila euro per effetto della Spending Review e il taglio del fondo di riequilibrio sull’IMU da parte del Governo che priverà l’Amministrazione di altri 437mila euro. Il Governo infatti ad agosto ha riconteggiato il valore dell’IMU che si aspetta di incassare a livello nazionale e ha aumentato la quota per il Comune di Poggibonsi tagliando contestualmente il fondo di riequilibrio previsto. “Tagli e ripensamenti in corsa – dice il Sindaco – che rendono sempre più difficile programmare e pianificare. Capacità che invece non dobbiamo mai perdere perché rappresentano la spinta per superare questo momento difficile in cui la priorità è quella di sostenere le politiche attive di sostegno alla persona e la coesione sociale. Il nostro Comune si è ritrovato con 600mila euro in meno sulla spesa corrente a Bilancio già approvato, in una situazione sociale ed economica particolarmente delicata e in cui anche le famiglie hanno difficoltà nel pagare ad esempio l’IMU, imposta per cui i Comuni sono pressoché esattori nei confronti dello Stato e che da noi è stata dirottata sui servizi sociali. Questo ci mette in una situazione di incertezza e non ci consente al momento di ritoccare le entrate e quindi di ridurre le aliquote come avevamo pensato di fare, tenendo conto che nel 2013 i tagli per la Spending Review ammonteranno, lo sappiamo già, al altri 600mila euro.

 

Sul fronte della spesa in conto capitale la situazione non migliora.

 

“E’ surreale – dice Coccheri – e non dobbiamo stancarci mai di dirlo, che vi sia un vincolo come quello del Patto che ci impedisce di spendere 1 euro se non si è incassato 1 euro più 1,9milioni. Le risorse, sia pubbliche che private, mancano. Basti pensare che le alienazioni di alcuni immobili pubblici che avevamo bandito hanno dato solo parzialmente i risultati sperati. Mancano importanti contributi dal territorio e il mercato edilizio è fermo e quindi scarseggiano gli onori di urbanizzazione. In questo contesto siamo riusciti a garantire il pagamento alle ditte grazie all’interevento della Regione toscana, e ai risparmia ottenuti utilizzando l’avanzo di amministrazione per estinguere i mutui”.

 

Il Patto verticale della Regione Toscana ha destinato 810mila euro al Comune di Poggibonsi. Queste entrate incidono direttamente sulle operazioni consentite dal Patto di stabilità e, grazie anche a queste risorse, è stato possibile pagare le ditte che stanno lavorando”.

 

“Gli Enti locali – dice il Sindaco – come il nostro non ne possono più di decisioni calate dall’alto, di chiusure decise a tavolino e di tagli che non prendono in considerazione il merito, l’efficienza, la capacità progettuale. Si potrebbe dire che noi abbiamo già dato, tanto che siamo messi bene rispetto agli standard previsti dal decreto sulla spending review ma non serve perché proporzionalmente abbiamo avuto gli stessi tagli di chi quel percorso non l’ha fatto. i conti sono a posto, i servizi sono mantenuti Noi continuiamo a tenere duro su tutti i fronti sapendo che è impossibile fare tutto quello che andrebbe fatto e che potrebbe essere fatto se ci fosse consentita autonomia nel gestire le nostre risorse”.