Maltempo, Rossi incontra Enel e chiede più investimenti a chi gestisce servizi pubblici

 

Dopo l’emergenza black-out causata dal maltempo, incontro urgente a Palazzo Strozzi Sacrati tra Regione Toscana ed Enel. Il primo punto discusso è stato il filo diretto con cittadini, con prefetture e uffici regionali della Protezione civile. “Serve più raccordo e maggiore trasparenza” chiede Rossi. “Avrebbe ad esempio consentito – annota – di intervenire meglio o allestire per tempo centri di accoglienza per quei cittadini costretti per più di un giorno senza energia elettrica e quindi anche senza acqua e riscaldamento”. Ma ad Enel il presidente della Toscana dice anche che “se si devono fare investimenti per alzare il limite di sopportazione degli impianti, che si facciano e si facciano ancora più velocemente”. Lo scriverà per lettera anche all’amministratore delegato dell’azienda.

Si è discusso di questo nella riunione che nel pomeriggio il presidente Rossi ha avuto con l’ingegner Debora Stefano e i vertici di Enel in Toscana. Un incontro convocato dopo che da, martedì notte, più di diecimila famiglie in Toscana, da Pistoia a Pisa, da Livorno a Siena, fino a Grosseto ed Arezzo, sono rimaste senza luce. E alla sei di stasera erano ancora 3.117: 2.613 nella sola provincia di Siena, 391 a Pisa, 93 ad Arezzo e 20 a Livorno.

L’incontro oggi era con Enel, ma lo sguardo del presidente della Toscana Enrico Rossi è più ampio e quando parla e chiede “più investimenti e più attenzione” pensa a tutti i servizi pubblici.

Le precisazioni di Enel
L’allerta meteo non era stata sottovalutata, ha tenuto a precisare Enel: quasi cinquecento persone prima reperibili e poi in campo dalle prime ore. Ma l’evento, hanno aggiunto, è stato eccezionale, tant’è che ieri ed oggi sono arrivati altri centro tecnici dalle regioni vicine. E non sarebbe, a giudizio dell’azienda, neppure un problema di linee vecchie o di manutenzione insufficiente. In qualche caso a danneggiare le linee sono stati alberi caduti. In molti altri casi è stato il ghiaccio, che ha creato una sorta di ‘manicotto’ attorno ai cavi che, quando è diventato troppo grosso e pesante, li ha strappati. Magari in zone, complice la nevicata, non troppo facilmente raggiungibili.

Uno sforzo di maggior efficienza 
“Occorre prendere atto che siamo alle prese con eventi meteorologici non più eccezionali e che si ripetono – ha ribadito Rossi – e di fronte a questi eventi tutti devono alzare il livello di risposta e prontezza: soprattutto chi gestisce un servizio di pubblica utilità”. “L’anno scorso – ricorda Rossi – ho sbattuto qualche pugno sul tavolo, ho alzato la voce, ho anche fatto qualche denuncia alla Procura e qualche risultato c’è stato. Ferrovie finalmente hanno cambiato nella Toscana centrale gli scambi. Non lo hanno fatto sulla costa e lì i treni hanno continuato a bloccarsi. Autostrade ha vietato il transito ai Tir ed ha funzionato. Anche sulla Fi-Pi-Li c’è stato almeno un livello di attenzione maggiore”. “Continuo invece ad essere deluso da Anas – ha concluso il presidente della Toscana – per come è stata gestita la Firenze-Siena”.

“Qualcuno può pensare che mi occupi di cose che non rientrano strettamente tra le competenze di una Regione – dice alla fine Rossi – Ma se ci blocchiamo con dieci centimetri di neve ad uscirne male è l’efficienza complessiva del sistema Toscana. E questo sì è una competenza della Regione. Per questo continuerò a chiedere più attenzione, maggiori investimenti e sbattere qualche pugno sul tavolo. In questo momento comunque la preoccupazione è per le migliaia di famiglie ancora all’addiaccio”. Rossi ha annunciato di voler convocare tutti i gestori di servizi pubblici attorno ad un tavolo di lavoro. Enel si è già resa disponibile ed è pronta a partire per un confronto sia sull’emergenza e che l’ordinarietà.