Il riferimento del Palio di agosto sarà alla produzione agroalimentare e al rapporto tra città e campagna

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Il Drappellone del Palio del 16 agosto 2015 integrerà la canonica dedica alla Madonna Assunta in cielo con contenuti allegorici che richiamano uno dei tratti più tipici e universalmente riconosciuti dell’identità territoriale senese: quello della produzione agroalimentare e del secolare legame tra la città e le sue campagne.

Con la definizione del tema “Terra di Siena Terra del Mondo”, la Giunta ha infatti espresso la volontà di celebrare e attualizzare quella relazione virtuosa e indissolubile tra la città e le sue campagne, che connota il genius loci senese e la percezione complessiva della qualità della vita del nostro territorio.

Un messaggio, contemporaneamente etico ed estetico, che ha trovato spesso espressione nella produzione artistica senese, a cominciare dagli affreschi degli Effetti del Buongoverno in campagna di Ambrogio Lorenzetti. Manifesto dal quale emerge forte quella peculiare dimensione di sostenibilità, nella produzione agricola come nei rapporti politici e sociali, che Siena vuole esibire all’Italia e al mondo nell’anno di Expo 2015, il grande evento internazionale chiamato a rilanciare i messaggi valoriali della qualità alimentare e del rispetto per la terra.

Il grande evento di cui l’Italia sarà protagonista quest’anno si rivela, per tempi e contenuti, la giusta occasione con cui Siena intende ribadire sullo scenario internazionale la sua immagine di città che, sapientemente, si è sempre posta la sfida di cercare le forme e le misure più appropriate nel rapporto con la ruralità circostante. Non solo per finalità di sussistenza e produzione agricola-alimentare, ma anche e soprattutto come modello di equilibrio e stile di vita.

La scelta della Giunta giunge, così, come sbocco naturale e di una tensione positiva verso la città, avvertita in un momento in cui tutto il pianeta è chiamato a riflettere e a confrontarsi su temi affini e connaturati a Siena per tradizione e cultura.

In tale contesto di valori e contenuti, la Giunta ha ritenuto altrettanto naturale la scelta di un’artista toscana di fama internazionale come Elisabetta Rogai, le cui opere rivelano la sensibilità tipica dei grandi affreschi di ispirazione religiosa e un’identità femminile forte e orgogliosa che evoca il concetto atavico di Madre Terra.

Rogai ricorre a tinte innovative, realizzate con alcuni prodotti della terra quale il vino attraverso una lavorazione che giunge a determinare un invecchiamento naturale della tinta, e la farina, come facevano anche gli antichi pittori senesi.

Sulla seta del Drappellone si realizzerà un connubio denso di significati, tra la creatività dell’artista e i frutti della terra senese. Sullo sfondo i temi in agenda per il grande evento di portata globale di cui l’Italia sarà protagonista.

Dalla terra di Siena al mondo: Terra di Siena Terra del Mondo.