Il Pd di Colle e San Gimignano: ‘Poste Italiane torni sui suoi passi’

“Ci auspichiamo che Poste Italiane torni definitivamente sui suoi passi e lasci aperti gli uffici postali periferici, a partire da quello di Castelsangimignano, la cui importanza per la frazione è stata ribadita nel corso del presidio organizzato questa mattina con una buona partecipazione”. E’ quanto si legge nella nota congiunta del Partito democratico di Colle di Val d’Elsa e San Gimignano, diffusa a margine dell’iniziativa di sensibilizzazione sulla chiusura dell’ufficio postale di Castelsangimignano che si è svolta questa mattina, sabato 22 settembre prima nella frazione e, successivamente, davanti alla sede centrale di Poste Italiane di Colle di Val d’Elsa, in Via Don Minzoni.

 

“Durante il presidio – si legge ancora nella nota – è stata confermata dalle istituzioni presenti la decisione di Poste Italiane di sospendere temporaneamente la chiusura degli uffici periferici annunciata in maniera unitaterale e inaspettata nei giorni scorsi, lasciando pochissimo margine di manovra e di risposta agli enti locali e ai cittadini. Vogliamo augurarci che il ripensamento provvisorio di Poste Italiane assuma un carattere più definitivo entro le prossime settimane, valutando, se necessario, soluzioni alternative che possano mantenere nella frazione valdelsana un servizio di cui usufruiscono molti cittadini, oltre che un presidio sociale. Il Partito democratico continuerà a vigilare sulla situazione, per tutelare i diritti di tutti i cittadini, a partire da chi vive nei piccoli centri urbani periferici, ma non per questo meno importanti”.

I sindaciLa decisione di Poste Italiane di sospendere temporaneamente la chiusura dell’ufficio postale di Castelsangimignano e di altre strutture periferiche appare soltanto funzionale a uno slittamento dell’iniziativa. Per questo motivo, l’attenzione delle istituzioni rimane molto alta e continueremo a lavorare per scongiurare definitivamente la chiusura dell’ufficio, che porterebbe soltanto disservizi ai cittadini della frazione senza alcun risparmio reale per Poste Italiane Spa”. Con queste parole il sindaco di Colle di Val d’Elsa, Paolo Brogioni e il primo cittadino di San Gimignano, Giacomo Bassi hanno commentato la decisione assunta da Poste Italiane nel tardo pomeriggio di ieri, venerdì 21 settembre – a poche ore dalla chiusura annunciata per lunedì 24 settembre – intervenendo al presidio promosso dal Partito democratico dei due Comuni valdelsani nella mattina di oggi, sabato 22 settembre davanti all’ufficio postale di Castelsangimignano e, successivamente, alla sede centrale di Colle di Val d’Elsa, in Via Don Minzoni. Nella frazione, i due sindaci hanno incontrato anche numerosi cittadini, che hanno manifestato forte contrarietà alla chiusura paventata da Poste Italiane e hanno preannunciato ulteriori forme di protesta e di mobilitazione.

La decisione assunta da Poste Italiane grazie anche all’interessamento della Regione Toscana – continuano Brogioni e Bassi – non significa che il pericolo di chiusura è scampato definitivamente. In attesa dell’incontro fra l’amministratore delegato di Poste Italiane, Massimo Sarmi e il Governatore della Toscana, Enrico Rossi, continueremo a monitorare la situazione e a far sentire la voce degli enti locali e dei cittadini, chiedendo chiarezza e risposte certe, nell’interesse generale delle comunità coinvolte. Per questo motivo, condividiamo la necessità dell’incontro convocato dall’assessore provinciale Marco Macchietti per lunedì 24 settembre, dove saranno valutate le iniziative e le alternative da mettere in campo unendo i Comuni interessati dalla possibile chiusura di uffici postali periferici, che sono presidi sociali per il territorio e punti di erogazione di servizi importanti per i cittadini”.