Gelo e Blizzard: stalle in ostaggio. Produzione del latte in picchiata -30%

Allevamenti della Val d’Orcia e della Val di Merse  prigionieri del ghiaccio e della neve. Numerose le segnalazioni, in questi ultimi giorni, di allevamenti, in particolare di produzione di latte ovino, ostaggio delle cattive condizioni meteo che stanno rendendo impossibile trasportare il latte dalle stalle ai caseifici per la trasformazione. Gli allevatori denunciano migliaia di euro di danni. L’arrivo di blizzard e il peggioramento delle condizioni meteo di questi giorni portano ora il livello di allarme sul codice rosso. A fare il punto della situazione è ancora una volta Coldiretti in questi giorni impegnata in un vero e proprio monitoraggio stalla per stalla, azienda per azienda. La conta dei danni, per fortuna, è ancora limitata: “I danni diretti dal gelo – analizza Fausto Ligas presidente Coldiretti Siena – saranno visibili e quantificabili solo alla ripresa vegetativa, ad oggi è difficile fare un’analisi certa dell’entità del danno. L’abbassamento repentino delle temperature, per un periodo così prolungato, può fare molto male. Sono comunque le stalle, gli allevamenti, a preoccupare di più. Bovini e soprattutto ovini, che hanno ridotto la capacità produttiva di latte del 30%, in alcuni casi addirittura del 40%, e il pronunciato freddo rischia ora di dimezzarla”.

Il congelamento dei tubi e degli abbeveratoi ha costretto molti allevatori ad attrezzarsi con borse di acqua calda e panni caldi per “riscaldare” i tubi (a vista) e assicurare così il rifornimento di acqua. In aumento anche i costi per i mangimi (fieno, mais e cereali): “più è freddo – spiega Massimiliano Volpone, direttore provinciale Coldiretti – più gli animali hanno bisogno di introdurre cibo. Queste temperature hanno prodotto quindi anche un incremento dei costi del 30%”. Danni anche ai raccolti “bruciati” nei campi. La produzione di ortaggi di stagione coltivati in pieno campo (cavoli, verze, carciofi ed in generale gli ortaggi a foglia come lattughe, radicchio, indivia, borragine, spinacio, catalogna) è andata persa con percentuali che arrivano fino al 50%; il gelo ha colpito anche il prodotto già raccolto e in fase di stoccaggio. Per far fronte all’emergenza neve è, comunque, sempre attiva una task force di trattori-spazzaneve.