D’Onofrio (Sel): ‘Felici per l’approvazione del testamento biologico a Siena’

Pasquale D’Onofrio (Sel)

“Non possiamo che essere felici dopo che il consiglio comunale di Siena messo alla prova ha saputo rispondere oltre gli schieramenti classici su un tema etico e sui diritti civili dei nostri concittadini. Ci riferiamo all’approvazione della mozione sul testamento biologico presentata in prima istanza dal capogruppo di Sel Pasquale D’Onofrio e votata a larga maggioranza”.

Così il coordinamento del circolo senese di Sinistra Ecologia e Libertà si esprime dopo che il consiglio comunale ha approvato con una larga maggioranza una mozione presentata dal capogruppo D’Onofrio e firmata da altri consiglieri dei gruppi Riformisti, Partito Democratico, Siena Cambia, Sinistra per Siena, Siena 5 Stelle e Siena Futura e relativa all’istituzione di un registro comunale dei testamenti biologici.

“Ho presentato la mozione su proposta dell’Anpi visto che questo era comunque un impegno che già avevamo preso coi cittadini in campagna elettorale – commenta il capogruppo D’Onofrio -. Ritengo che, in assenza di una legge nazionale, sia importante dare ai cittadini la possibilità di rilasciare presso il proprio comune, l’istituzione rappresentativa più vicina, la propria consapevole scelta su come trattare il proprio corpo in caso di impossibilità di esprimersi”.

Nella mozione viene dato mandato al sindaco ed alla Giunta di istituire un registro dei Testamenti Biologici – Dichiarazioni anticipate di volontà relative ai trattamenti sanitari e conservato negli uffici comunali. Tutti i cittadini, facendo leva sulla Costituzione italiana e la Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea potrà quindi dichiarare anticipatamente la propria volontà sui trattamenti sanitari relativi a sé stesso. Il testo è stato approvato quindi a larga maggioranza con 22 voti favorevoli e 9 contrari.

“Significa – continua D’Onofrio – schierarsi in favore della libertà, della libera scelta, della disponibilità personale del proprio corpo fino alla fine della vita. Ciò che conta è la consapevolezza di una scelta che considera la vita di relazione più importante di quella biologica. Significa finalmente trattare in modo adulto ogni cittadino”.