“Con la nuova legge sugli Atc il risparmio è evidente”

Marco Spinelli

Marco Spinelli

Leggendo l’intervento del presidente provinciale Cpa, Ferdinando Brogioni, mi preme sottolineare alcune precisazioni, per chiarire il lavoro portato avanti in questi anni.

Sostenendo che la nuova normativa sulla caccia aumenta il costo per il cacciatore, Brogioni dimostra di ignorare – seppur, sono certo, in buona fede – alcuni particolari importanti.

La nuova legge regionale, infatti, prevede la riduzione del numero degli Ambiti Territoriali di Caccia che passano da 19 a 9, ovvero uno per ogni provincia, con l’esclusione di Firenze e Prato che ne condividono uno. Allo stesso tempo, i Comitati di Gestione passano da190 a 90, le sedi si riducono da 19 a 9, l’apparato amministrativo si snellisce: tutti questi numeri delineano un risparmio evidente.

La legge lascia i territori dei precedenti ATC come sotto ambiti per l’iscrizione dei cacciatori, aumentandone il costo da 51 a 100 euro, ma Brogioni dimentica che, a fronte di questo aumento, la Regione ha accettato di ridurre la tassa regionale da 67 euro a 23 euro. Queste risorse venivano ripartite tra le provincie per poi passare agli ATC, al netto delle spese  amministrative: oggi dunque i cacciatori – che, ricordo, sono i soli a sostenere il conto della gestione faunistica, del rimborso dei danni, delle spese amministrative – pagheranno la stessa cifra, ma i soldi andranno direttamente agli ATC, restando al riparo da eventuali tagli del bilancio regionale.

È un grande risultato, dunque, per i cacciatori e per la gestione faunistica, un risultato che arriva al termine di un lavoro diretto fatto all’interno del Consiglio Regionale in rapporti con le categorie agricole e con le rappresentanze dei cacciatori e che, personalmente, rivendico.

La legge, inoltre, chiarisce la natura giuridica dell’ATC e ne aumenta i controlli, per migliorarne gli aspetti gestionali e amministrativi. E’ vero, presenta alcuni aspetti ancora critici, introdotti con un emendamento presentato in aula. In stretto raccordo con le categorie degli agricoltori – che da una corretta gestione faunistica, soprattutto degli ungulati, devono subire danni minori e dunque avere salvaguardato il frutto del proprio lavoro – e con i cacciatori che pagano tutto il sistema, ho provato a modificarli, ma non è stato possibile. Forza Italia ha vincolato il proprio accordo a un aumento dei componenti degli ATC, da 10 a 20, che considero inaccettabile.

Mi impegno a riproporre emendamenti di buon senso all’attenzione del prossimo Consiglio Regionale e a portare avanti una riflessione sulla gestione faunistica in provincia di Siena, partendo da quanto era stabilito nell’accordo siglato tra l’assessore Salvadori e la CCT, la confederazione che unisce Arcicaccia e Federcaccia ed ANUU, per realizzare il grande progetto di unità del mondo venatorio. Ne parlerò volentieri anche con Brogioni e con la sua Associazione.

Marco Spinelli