A Castellina in Chianti le celebrazioni per il 25 aprile

Castellina in Chianti

Castellina in Chianti ospiterà le celebrazioni del 67esimo anniversario della Festa della Liberazione. Mercoledì 25 aprile, infatti, il tradizionale corteo istituzionale dei quattro Comuni del Chianti senese, si terrà nel territorio castellinese che ospiterà anche lo spettacolo teatrale “Mai morti” di Renato Sarti e con la partecipazione di Bebo Storti.

 

“Per l’amministrazione comunale e la popolazione di Castellina – commenta il sindaco Marcello Bonechi – è un onore poter ospitare le celebrazioni del 25 aprile dell’area del Chianti senese. Una data fondamentale per la storia italiana, il cui messaggio deve essere rinnovato e trasmesso alle nuove generazioni, per non dimenticare e non perdere la consapevolezza del coraggio e del sacrificio di chi ha combattuto in prima persona per la libertà e la democrazia”.

 

Il programma della giornata. Le celebrazioni avranno inizio alle ore 10 con il corteo dei rappresentanti degli Enti locali e la popolazione accompagnati dalla musica della Società Filarmonica. Il ritrovo sarà in via Ferruccio, nello spazio antistante la Chiesa del Santissimo Salvatore, da dove la manifestazione si muoverà in direzione dei giardini pubblici di via IV novembre. Qui, dopo un intervento del sindaco Marcello Bonechi, saranno deposte le corone commemorative ai caduti delle due guerre mondiali. A seguire, alle ore 11, si svolgerà la messa solenne nella Chiesa del Santissimo Salvatore. I festeggiamenti proseguiranno alle ore 21.30, presso la sala “Franco e Giovanni Niccolai” del Circolo Italia, dove si terrà lo spettacolo teatrale gratuito, “Mai morti”, con un’introduzione di Fabio Masotti dell’Istituto Storico della Resistenza Senese.

 

“Attraverso le riflessioni del protagonista – conclude l’assessore alla cultura, Cosimo Ciampoli – lo spettacolo ‘Mai morti’ pone con forza la questione dell’epurazione fascista dagli organi dello Stato repubblicano, non soltanto in termini personali e individuali, ma anche politici e culturali. Uno spettacolo drammaticamente attuale, se si pensa alle tante stragi di Stato, o ad altre vicende come il G8 di Genova, che attendono ancora giustizia”.

 

“Mai morti”. Con questo spettacolo Renato Sarti ripercorre la recente storia italiana attraverso i racconti di un uomo mai pentito, per riflettere su quanto razzismo, nazionalismo e xenofobia siano ancora difficili da estirpare. Bebo Storti dà voce a questo nostalgico delle “belle imprese” del ventennio fascista, oggi impegnato in prima persona a difesa dell’ordine pubblico contro viados, extracomunitari, zingari e drogati. Mai Morti era il nome di uno dei più terribili battaglioni della Decima Mas. A questa formazione, che operò a fianco dei nazisti nella repressione antipartigiana, e al magma inquietante del pianeta fascista il personaggio guarda con delirante nostalgia. Durante una notte milanese dei nostri giorni il protagonista si abbandona ai ricordi dalla strage della comunità copta di Debrà Libanos, a novanta chilometri da Addis Abeba, nel 1937; alle orribili imprese portate a termine dalla Decima Mas nel Canavese e in Friuli nel 1944. Per finire al passato più prossimo, dalla Milano incandescente del 1969 e ai funerali di Piazza Fontana, ai fatti agghiaccianti del G8 di Genova e alla morte di Carlo Giuliani.