I graffi dell’anima, tra le mura del manicomio. Al Santa Maria della Scala la mostra sull’ospedale di Volterra

Si inaugura domani mercoledi 19 dicembre alle 17 presso il complesso museale Santa Maria della Scala la mostra dal titolo “Graffi profondi dell’anima – il graffito di NOF4e l’ospedale psichiatrico di Volterra”. La mostra, che nasce su proposta dal’associazione Onlus di Volterra, si sviluppa negli ambienti dell’ex refettorio dove sono allestite immagini del manicomio di Volterra assieme a ‘strumentazioni’ quali l’elettroshock, la camicia di forza etc. La corsia di san Galgano accoglie invece una piccola ricostruzione del giardino del Padiglione Ferri, dove è stato rinchiuso Fernando Nannetti e dove ha compiuto prevalentemente la sua opera ( il graffito). Nella sala sono esposte porzioni del graffito che sono state staccate dal muro e che verranno poi definitivamente collocate presso il piccolo museo che è stato già da qualche anno realizzato presso l’ex Ospedale psichiatrico di Volterra.

L’autore
Fernando Nannetti è nato a Roma e ha passato l’intera esistenza in manicomio. Da Roma nel 1959 è stato trasferito al manicomio di Volterra e qui realizza il suo prodigioso graffito. Con l’ardiglione del gilet che veniva dato in dotazione ai degenti, Fernando nell’arco di circa dieci anni traccia ben 180 metri lineari di muro per un altezza di circa due metri. Un immenso diario in cui ha raccolto le sue grida, i suoi desideri e la sua poesia. Di Fernando Nannetti si è interessata l’autrice senese Alessandra Cotoloni che ha scritto il romanzo “IL DIARIO DI PIETRA”.