Si ritroveranno nuovamente lunedì le parti per discutere della situazione di Whirlpool, dopo l’annuncio della multinazionale alcuni giorni fa di voler cedere lo stabilimento di Napoli, mettendo a rischio 420 operai. Una soluzione che ha messo in fibrillazione anche lo stabilimento di Siena (380 operai), azienda molto simile a quella campana, tanto che alcuni rappresentati dei lavoratori (che hanno dato vita a un presidio davanti all’azienda in viale Toselli alcuni giorni fa) hanno partecipato all’incontro di oggi al Mise fra il ministro Luigi Di Maio e i rappresentanti della multinazionale. “No alla chiusura del sito di Napoli, no al disimpegno di Whirlpool e mantenimento dei livelli occupazionali” Questa la posizione definita dal ministro dello sviluppo economico, Luigi di Maio, in apertura del tavolo su Whirlpool con azienda e sindacati.
Una situazione complessa, ma pare che l’impegno a trovare una via d’uscita ci sia. La Whirlpool conferma il “non disimpegno” da Napoli e la disponibilità a proseguire l’attività, anche se bisogna capire le forme. “Abbiamo dato massima apertura alle indicazioni del ministro di Maio per cominciare dalla settimana prossima a lavorare concretamente per trovare una soluzione che assicuri il massimo livello di occupazione e la continuità di un assetto industriale dello stabilimento di Napoli – ha detto il responsabile della comunicazione di Whirlpool Italia – ci siamo impegnati a partire dai primi giorni della settimana prossima a presentare la nostra proposta”. “È il presupposto per ricominciare il dialogo. Da lunedì dò per scontato soluzioni che ripartono dai due pilastri fondamentali: la non chiusura del sito di Napoli e il mantenimento dei livelli occupazionali. Tenete duro non mollate”. Così il vicepremier Luigi Di Maio ha chiuso l’incontro con Whirlpool dando appuntamento per lunedì prossimo per un nuovo confronto.