Valdelsa: pubblico e privato insieme a favore della disabilità e del progetto “Dopo di noi”

“Ci crediamo”, dobbiamo crederci perché si deve guardare al futuro e anche a tutte quelle situazioni di disabilità che un domani dovranno essere autonome, quando non ci saranno più le famiglie, i genitori. Così nasce anche in Valdelsa il progetto “Ci crediamo” destinato alla disabilità e al Dopo di Noi in Valdelsa. Un progetto che la Società della Salute Alta Valdelsa insieme a Ausl Toscana sud-est, Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa, associazione Sesto Senso, cooperativa Sociale Valle del Sole, associazione Anffas Alta Valdelsa onlus, Fondazione Futura, ha presentato alla Regione Toscana sull’avviso emanato in attuazione delle disposizioni contenute nella cosiddetta “Legge sul Dopo di Noi” e del relativo decreto attuativo per l’assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare.

Il progetto è stato approvato e finanziato per oltre 330mila euro, oltre ad un finanziamento aggiuntivo per le infrastrutture (che andranno anche a sostenere i lavori di ristrutturazione degli appartamenti a Palazzo D’Albertis a Casole d’Elsa e in viale Gramsci a Colle di Val d’Elsa per persone con disabilità grave).

“Un bel risultato per tutto il nostro territorio – dice David Bussagli, presidente della Società della Salute e della Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa – frutto di attenzione, sensibilità e sinergia fra Comuni, Enti, associazioni. Anche in questa occasione è stata vincente una capacità progettuale con cui proseguiamo il nostro percorso che da sempre ci vede attenti alla disabilità. Una capacità progettuale che non è soltanto capacità di leggere i bisogni del territorio ma anche capacità di costruire risposte e di farlo insieme”.

Il progetto “Ci crediamo” affronta in modo innovativo il tema del Dopo di Noi e della costruzione dell’autonomia per persone in condizione di disabilità grave. Nasce dalla riflessione partecipata sulle risorse dei territori, dalla quale deriva una progettualità socialmente sostenibile e rispettosa delle caratteristiche dei contesti e delle persone. Elementi centrali per la realizzazione di questi percorsi sono la programmazione e la coprogettazione degli interventi attraverso la messa in rete delle competenze e delle risorse, in una logica di integrazione che favorisce l’elaborazione congiunta di traguardi e percorsi in partnership con tutti i soggetti coinvolti.

“Un progetto innovativo, partecipato e fortemente caldeggiato anche dalle realtà attive nel territorio – dichiara Luca Vigni, direttore della Società della Salute Alta Val d’Elsa – Una coprogettazione importante che vede come parte attiva tutta la società civile della Valdelsa e che ci impegnerà per i prossimi anni per un percorso strategico e di sicuro impatto”. Il progetto infatti rappresenta una sfida, un cambiamento culturale, che riconosce la partecipazione ed il valore di ciascuno in una logica di integrazione ed autodeterminazione.

“Il tema del Dopo di Noi merita una risposta coordinata e innovativa – dice Andrea Dilillo, direttore della Ftsa – Favorire l’autonomia di persone con disabilità grave è una sfida sempre più attuale, per la cui realizzazione occorre portare avanti un lavoro non soltanto tecnico professionale ma anche culturale. Per questo abbiamo insieme a molte realtà messo in campo un lavoro di coprogettazione in grado di produrre risultati tangibili sulla capacitazione delle famiglie con disabili”.

Il progetto “Ci crediamo” è il potenziamento e il completamento dei percorsi di sostegno alle persone con disabilità che si sono sviluppati nel territorio anche grazie ad una collaudata sinergia tra pubblico e privato sociale. Gli interventi previsti non sono sostitutivi della gamma di sostegni esistenti ma intendono sperimentare un modello integrato, nel quale le famiglie ed i disabili stessi ricoprono un ruolo centrale. Il progetto è interamente orientato dalla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità. Le persone inserite nella sperimentazione attiveranno un percorso di crescita e sviluppo delle proprie potenzialità, dal punto di vista pratico, relazionale e dell’autodeterminazione. L’obiettivo è quello dell’accrescimento dell’autonomia, intesa non solo come saper fare, ma anche saper essere.

I destinatari sono persone residenti in Valdelsa in carico ai servizi socio-assistenziali, sanitari, socio-sanitari, in condizioni di disabilità grave e prive di sostegno familiare, ai sensi della normativa in materia. Saranno individuati partendo dalla volontà alla partecipazione ed al coinvolgimento da parte delle famiglie, degli amministratori di sostegno e del disabile stesso. Il progetto prevede il coinvolgimento di venti persone, individuate sulla base di una valutazione multidimensionale finalizzata alla sottoscrizione del progetto personalizzato che tenga in considerazione anche le caratteristiche sociali ed economiche della famiglia. Sulla base di tale valutazione i beneficiari saranno inseriti in due percorsi di autonomia che prevedranno nel triennio azioni ed intensità di interventi differenziati.

Le azioni progettuali saranno avviate entro il prossimo mese di giugno. La Sds, in collaborazione con la Ftsa, si occuperà del coordinamento del progetto e del monitoraggio delle azioni progettuali. Inoltre, attraverso Ftsa e Usl7 (Servizio Sociale Professionale e Servizi della Salute Mentale) si occuperà della raccolta delle domande dei beneficiari, dei profili e, attraverso l’UVMH, della definizione del progetto personalizzato. Coordinerà inoltre la cabina di regia dell’ATS (Associazione Temporanea di Scopo) che a tal fine si è costituita (ieri 17 maggio).

In foto: la firma per l’ATS con tutti i soggetti coinvolti