Università di Siena: il giorno di Rino Rappuoli. E l’uomo dei vaccini avverte: “Manca una comunicazione corretta”

Tributo a Rino Rappuoli, vincitore del Prix Canada Gairdner Award. Lo scienziato ha devoluto parte del premio per una borsa di studio del master in Vaccinology. Evento in suo onore organizzato all’Università di Siena in collaborazione con la fondazione canadese

“Bisogna chiedersi quanto i vaccini siano importanti per la longevità della nostra specie. E nel mondo occidentale che discute dell’argomento vaccini, forse si perde di vista che basterebbe chiederlo alle mamme d’Africa, per esempio, che vedono i propri figli morire per malattie che a noi sembrano banali”.

Basterebbe questo a tratteggiare, se mai ci fosse ancora qualcuno che non conosce la sua schiettezza, il dottor Rino Rappuoli, scienziato senese e tra gli uomini più conosciuti del mondo. L’espressione è sua e dà risposte anche a dibattiti che spesso lasciano attoniti. Il problema è che “manca una comunicazione corretta sui vaccini e sulla loro importanza – spiega Rappuoli – . C’è incapacità, nella nostra società, di educare le nuove generazioni anche di genitori, di far capire che è grazie ai vaccini se oggi abbiamo propsettive di vita fino a una media di 85 anni e non di 47. La popolazione antivaccini può arrivare forse all’1%. Tutti gli altri sono solo poco educati a una corretta comunicazione”. Una sentenza –  totalmente condivisibile – che risponde a tutte quelle domande che sembra impossibile dover fare nel 2017: come si può morire di morbillo, per esempio. La risposta di Rappuoli, senza mezzi termini, come lo è l’uomo che oggi incarna il testimone di Achille Sclavo e che, mite ed educato, non ha mai mollato di un centimetro la sua strada della ricerca e dello sviluppo, è la chiave di tutto.

Anche per questo l’Università lo ha voluto celebrare, perché un premio come quello della Fondazione Gairdner non si ottiene per caso. Ma solo con la determinazione e la grande professionalità. E ieri si è tenuto all’Università di Siena un evento in onore di Rino Rappuoli Chief Scientist di GSK Vaccines, vincitore del prestigioso riconoscimento che la canadese Gairdner Foundation conferisce annualmente per le più importanti scoperte in ambito medico-scientifico a livello mondiale.
La Fondazione Gairdner – rappresentata dalla sua presidente Janet Rossant – e l’Ateneo hanno voluto organizzare congiuntamente un tributo pubblico per lo scienziato senese che si è distinto nell’ambito della ricerca sui vaccini, fino a diventare una delle massime autorità mondiali del settore.
Rappuoli, da sempre impegnato a diffondere sapere scientifico e l’importanza della prevenzione con un’attenzione particolare ai paesi in via di sviluppo, ha annunciato che parte del premio sarà devoluta per una borsa di studio del master in Vaccinology and Pharmaceutical Clinical Development, organizzato dall’Università di Siena, in collaborazione con la Fondazione Achille Sclavo Onlus. A beneficiarne sarà uno degli studenti provenienti da aree svantaggiate del mondo, che partecipano al programma di studi per diventare esperti di salute pubblica, al servizio dei propri paesi.
“Questo premio – ha detto Rappuoli – appartiene a Siena, da oltre un secolo centro della più avanzata ricerca sui vaccini, una capitale internazionale di questo settore, per il cui sviluppo ci attendono nuove sfide che dovremo vincere attraverso soluzioni innovative. Nuovi vaccini – ha sottolineato lo scienziato – potranno salvare molte vite, sia nei paesi in via di sviluppo, ma anche in quelli più avanzati”.


“Sono particolarmente felice – ha detto il rettore Francesco Frati – di rendere onore a Rino Rappuoli attraverso questa occasione insieme alla Fondazione Gairdner: è un uomo che ha messo la propria intelligenza a disposizione della ricerca per il più nobile degli obiettivi, quello di salvare vite umane. Rino Rappuoli è colui che meglio di tutti ha raccolto il testimone che Achille Sclavo ha iniziato nel 1904 e che porta avanti la ricerca, lo sviluppo in un continuo scambio di conoscenze  con i più avanzati centri di ricerca del mondo”.

In ateneo anche la dottoressa Janet Rossant, presidente della Fondazione Gairdner, dal Canada: “E’ un piacere essere a Siena per il nostro prestigioso premio. Ogni anno riceviamo oltre 160 candidature da tutto il mondo e ogni anno ne scegliamo cinque. Noi lavoriamo per il futuro, Siena è il top per la ricerca, per i vaccini, per la cultura biomedica. Ecco perché abbiamo scelto il massimo rappresentante di tutto questo lavoro: Rino Rappuoli”.

Il dottor Rappuoli, tra l’altro, ha deciso di donare parte del premio come equivalente di una borsa di studio del master in Vaccinologia. “Un master che nasce a Siena, per giovani selezionatissimi  – una ventina appena ogni anno –  che arrivano da ogni angolo del mondo, in particolare dai Paesi in via di sviluppo dove poi torneranno formati e pronti a portare avanti il lavoro con la formazione e gli strumenti adeguati – ha detto il professor Emanuele Montomoli, che del master è direttore, oltre a rappresentare la Fondazione Sclavo – . Siamo arrivati alla quinta edizione che viene inaugurata oggi, i risultati sono evidenti”.


Rappuoli è stato premiato per l’approccio pioneristico con il quale ha saputo legare lo studio della genomica a quello dei vaccini e in particolare nella lotta contro il meningococco B. La reverse vaccinology, sviluppata dal team di Rappuoli nel 2000, è stata infatti la chiave del successo per la scoperta del primo vaccino al mondo contro questa terribile patologia. Il vaccino contro il meningococco B è oggi approvato in oltre 35 paesi con più di 10 milioni di dosi distribuite dall’Italia in tutto il mondo.
La consegna del Gairdner Award avverrà in ottobre a Toronto.
Katiuscia Vaselli