Siena, la storia per immagini (magnifiche)

L’acronimo è un po’ ostico MUSST, ovvero Musei e sviluppo di sistemi territoriali, ma i cartelli apparsi a Siena (alla Pinacoteca nazionale ed all’Archivio di Stato, oppure quelli di questa pagina alle chiese di San Raimondo al Refugio e Santa Maria degli Angeli – Il Santuccio) sono molto belli, il sito musst.siena.it (anche se ancora incompleto in alcune parti) ha delle foto magnifiche ed anche il video disponibile su YouTube  merita senz’altro una visione.

Non si tratta di una mostra, come sarebbe facile pensare, soprattutto in questo periodo autunno-inverno normalmente dedicato ad eventi di questo genere. Si tratta di un progetto culturale, che durerà fino al mese di dicembre, e che credo sia lecito definire ambizioso, poiché vuole far conoscere l’arte di Siena, con i suoi innumerevoli capolavori, con una “Storia per immagini” che mette insieme aperture straordinarie e itinerari inediti attraverso la città.
Il progetto, che si avvale anche della collaborazione dell’Università di Siena, è stato finanziato dal Ministero dei Beni delle Attività Culturali e del Turismo (Mibact) ed ha come filo conduttore, quello di raccontare la vita quotidiana, le attività cittadine, il cambiamento del paesaggio attraverso i secoli proprio con le opere d’arte, i quadri, le sculture, gli oggetti presenti in musei, monumenti, palazzi e chiese di Siena.


Concentrando l’attenzione – per una volta – non sul soggetto principale dell’opera stessa, ma su quello che gli artisti hanno dipinto o scolpito in secondo piano: gli oggetti di uso comune, gli strumenti di lavoro, gli abiti, i rituali, le abitudini conviviali dei senesi dal 1200 fino ai giorni nostri. Basta vedere l’opera qui riprodotta, la Fuga in Egitto di Giovanni di Paolo, per capire bene di cosa sto parlando: una testimonianza di mirabile qualità artistica e un racconto per immagini di vita quotidiana, dalle pratiche di campagna agli animali, alla vegetazione, alle abitazioni.
Che li abbiate visti tante volte, o invece non vi ci siate mai soffermati davanti, questa è l’occasione per farsi prendere per mano. Ma solo fino a dicembre.

Roberto Guiggiani