Siena, Grosseto e il terremoto

Nella mattina di venerdì 4 marzo dalle 7:47 alle 8:45 a Roccastrada si sono registrate 9 scosse di terremoto. Tutte di magnitudo compreso tra 2.0 e 2.5, e anche se Roccastrada in passato era un vulcano, quella zona del Grossetano è a basso rischio sismico e rilevare tante scosse in così breve tempo è comunque una vera particolarità.
Nella stessa giornata poi ci sono state scosse pure nel senese, infatti a mettere paura alla popolazione si è trattato di un sisma di magnitudo 3.4 sulla scala Richter ad una profondità di circa 8 km con epicentro a Staggia, tra Monteriggioni e Poggibonsi. Un gran numero di piccoli comuni nella zona epicentrale ha sentito distintamente il sisma, anche a Siena in molti hanno sentito tremare la terra, il terremoto è stato classificabile come moderato vista l’intensità ma sicuramente diverso da tanti altri a cui siamo abituati per la durata che è stata di circa 8 secondi. La scossa è stata nitidamente avvertita anche da molti corridori, alloggiati in zona per la Strade Bianche di sabato. “Ero in camera, la prima volta sarà durata alcuni secondi, la seconda è stata più breve”, ha spiegato Damiano Cunego, che dormiva a Monteriggioni. Tra quelli che l’hanno sentita anche Diego Ulissi e Vincenzo Nibali. Al seguito della prima scossa altri eventi di magnitudo più basso si sono verificati nelle vicinanze, uno di magnitudo 2.3 alle ore 16.53 con epicentro Poggibonsi e un altro alle ore 18:32 di 1.6 con epicentro Belvedere.
La zona era stata già interessata da un piccolo sciame sismico il 29 Febbraio scorso con 3 eventi di magnitudo compresa tra 2.0 e 2.7.
Anche Sabato lo sciame ha persistito nel territorio senese-grossetano, durante la mattina sono state registrate tre scosse a Roccastrada, comprese tra 1.7 e 2.1 di mag. e alle 6.39 un piccolo sisma di magnitudo 1.9 ha fatto tremare la val d’Elsa.
Per fortuna queste scosse che hanno interessato le nostre zone non hanno nulla a che vedere con il forte terremoto di magnitudo 7.9 sulla scala Richter che si è verificata qualche giorno fa al largo dell’isola di Sumatra, nell’Indonesia sud- occidentale. La scossa ha fatto scattare anche l’allerta tsunami, fortunatamente ritirata poco dopo.
Probabilmente il meccanismo che ha scatenato la scossa ha generato un movimento orizzontale tra le placche e di conseguenza non c’è stato un innalzamento e un successivo abbassamento del fondale marino. Le analisi fatte confermano che il terremoto è sicuramente avvenuto su una faglia di tipo trascorrente: un meccanismo noto e simile a quello della faglia di Sant’Andrea, in California che “di solito non causa grandi tsunami“.
Nel 2004 un terremoto in Indonesia innescò uno tsunami, un’onda anomala alta più di 17 metri, che uccise 230 mila persone in una dozzina di paesi. La maggior parte delle vittime furono registrate nella provincia di Aceh.

Gabriele Ruffoli
Associazione Meteorologica Senese