Montalcino omaggia il soldato che salvò Hemingway: deposta la lapide per Fedele Temperini

Il Comune di Montalcino, a seguito della scoperta che fu il concittadino Fedele Temperini(leggi qui), nel lontano 8 luglio 1918 a compiere il più estremo dei sacrifici per salvare la vita a quello che diventerà poi il Nobel per la Letteratura Ernest Hemingway, ha deposto sotto i Loggiati del Sansovino, alla presenza delle autorità due lapidi commemorative: una per ricordare il 101esimo anniversario dalla morte del soldato Temperini, l’altra a seguito del conferimento della cittadinanza onoraria che la città di Vittorio Veneto ha concesso a tutti i 331 caduti montalcinesi durante il primo conflitto Mondiale.

“E’ stato per noi un onore – commenta il sindaco Franceschelli- scoprire che il nostro concittadino Fedele Temperini, nato a Poggio alle Mura nel 1892, quell’8 luglio 1918, sul fronte di guerra a Fossalta di Piave, in provincia di Venezia, ha fatto da scudo con il suo corpo a Ernest Hemingway, un giovane volontario della Croce Rossa Americana. Un avvenimento che – aggiunge Roberto Vitale presidente del premio giornalistico Papa Hemingway -è giusto non solo ricordare, ma anche testimoniare con enfasi perché, se ciò non fosse accaduto, l’intera umanità non avrebbe potuto godere della letteratura dello scrittore americano, al tempo del ferimento solo un giovane promettente giornalista con la passione per la scrittura e la guerra”. Un interesse, quest’ultima, che si concretizza all’età di 18 anni, quando diventa cronista del Kansas City Star. Era il 1917. Gli Stati Uniti, rimasti fino a quel momento neutrali al Primo Conflitto Mondiale, in aprile dichiararono guerra alla Germania. Una folgorazione per Papa Ernest Hemingway, il quale, attirato dal conflitto in corso, nel 1918 decide di raggiungere l’Europa vestendo l’uniforme da sottotenente di complemento della Croce Rossa Americana.
“Una bellissima giornata – conclude l’assessore alla Cultura Christian Bovini – che non finirà oggi, troppe sono le cose che ancora possono essere scoperte e troppi i risvolti che questa vicenda ha dato alla letteratura mondiale: lavoreremo da subito per continuare la ricerca che gravita attorno ai fatti successi e che intreccia Montalcino con la vita di Ernest Hemingway”.

Numerosi i contributi offerti da altrettante personalità che hanno partecipato alla commemorazione o che hanno voluto esprimere la loro vicinanza all’evento: il prof. Roberto Vitale, presidente del Premio Giornalistico Papa Hemingway, lo storico Gabriele Mancianti, il consigliere comunale di San Miniato di Pisa Michele Fiaschi, i familiari in vita del soldato Temperini e l’ass.ne naz. Bersaglieri sez Valdarbia.

La cerimonia si è conclusa al castello di Poggio alle mura, luogo natale del Soldato Temperini