Macchi: “Non lascio, ma se qualcuno vuole la Mens Sana si faccia avanti: ha 25 giorni di tempo”

E’ stato un fiume in piena il presidente della Mens Sana basket Massimo Macchi, nella conferenza stampa convocata per questo pomeriggio per fare il punto della situazione su società, conti, squadra e gestione futura. Nella quale il numero uno ha lanciato alcuni messaggi. “Non lascio, non me ne vado – ha detto – garantisco personalmente fino alla fine del campionato. Se qualcuno non vuole questo, che si faccia avanti e faccia la sua manifestazione di interesse. I miei consulenti mi hanno detto di dare 15 giorni, io allargo a 25 giorni di tempo per inviare una manifestazione di interesse con indicazioni di quello che dovrebbe essere fatto. Scaduti i 25 giorni mi sentirò libero di fare come credo. Lavoro tutti i giorni per trovare un socio serio e nuovi sponsor”.

Tanti gli argomenti toccati da Macchi, non ultimo quello della senesità: “Mi aspetto che la senesità non si esprima solo con 1200 abbonamenti, ma un maggiore supporto da parte di tutti, dagli stakeholders, in particolare i tifosi, che hanno invece preso posizioni molto dure ultimamente. Possono farlo, è un loro diritto”. “Bisogna ricostruire – ha spiegato ancora – un circolo virtuoso, perchè quando vado a trattare con uno sponsor è difficile che firmi se legge che stiamo per fallire“.

“I lodi – ha spiegato poi Massimo Macchi – sono attualmente 8, dei quali 5 esecutivi sui quali dobbiamo lavorare per chiudere: servono circa 30mila euro. La rata Fip? L’ho pagata di tasca, non è vero che abbiamo utilizzato i soldi presi per la cessione di Poletti”. A proposito del giocatore ceduto a Verona, Macchi ha detto che “non era più motivato. Voi terreste un dipendente che non ha più voglia di lavorare con voi?”. E sul mercato: “Vogliamo chiudere i cinque lodi in sospeso per rientrare sul mercato, lo faremo prima possibile, speravo di farlo entro questa settimana”. “Siamo in ritardo nei pagamenti degli stipendi di staff e giocatori – ha aggiunto Macchi – speriamo di risolvere quanto prima, sono sicuro che fatto questo nessuno chiederà di andare via. E’ un orgoglio giocare con la maglia della Mens Sana”.

Dure le parole sul Consorzio, l’associazione di imprese che è progressivamente uscita dalla società. “Mi aspettavo – ha detto Macchi – che la loro uscita fosse accompagnata da altro. Aspetto ancora la loro risposta al comunicato che annunciava l’accordo con loro per proseguire nel supporto alla nostra società. Il Consorzio ha pagato metà di quanto doveva lo scorso anno, sono usciti progressivamente dalla società, è legittimo, ma mi aspettavo che aver permesso loro questa uscita nonostante i contratti firmati portasse a un supporto successivo”.

Massimo Macchi ha parlato anche del passato. “Entro poco tempo – ha detto – darò mandato a un’agenzia specializzata per capire e certificare i bilanci del passato. Da quando sono diventato presidente ho guardato al passato e c’è qualcosa che non mi piace. Dopo questo passaggio mi sentirò libero di prendere decisioni nei confronti delle vecchie amministrazioni”.

Passaggio anche sulla Polisportiva: “Abbiamo ritardi nei pagamenti delle utenze, la Polisportiva ha tutto il diritto di staccare la luce. Lo capisco, ci aiutano finchè possono. Posso solo dire dobbiamo pagare affinchè torni la luce”. Macchi ha parlato anche dell’incontro con il sindaco Luigi De Mossi: “Nell’incontro avuto con il primo cittadino ci ha espresso quello che può fare, cioè trovare investitori interessati. Aspetto che mi richiami per un secondo incontro, doveva già esserci stato”. E a chi ha chiesto di quale cifra si parla per un “risanamento definitivo” della società, Macchi ha risposto: “Mi basterebbe sanare il pregresso. Comunque direi 400mila euro”.