La Stella di Natale, una bellezza tutta tropicale

Alzi la mano chi in questo periodo dell’anno non ha mai comprato per sé, ricevuto in dono o regalato una Stella di Natale. Così smaccatamente natalizia che il nostro immaginario ci rende difficile pensare che in realtà sia una pianta tropicale. E che come tale detesti il freddo. Infatti sono davvero pochi coloro che riescono a farla sopravvivere oltre qualche settimana alle nostre latitudini.
La Stella di Natale è, con l’agrifoglio e il vischio, una della piante che si usano per abbellire le case durante le festività natalizie. Il suo nome botanico è Euphorbia pulcherrima ed è una pianta originaria del Messico, qui è una pianta che cresce spontaneamente e può addirittura superare i 2 metri di altezza.
Ma come mai la Stella di Natale è diventata la pianta simbolo del Natale? 
La spiegazione ha radici molto antiche che si perde nella notte dei tempi ma si ambienta proprio nella sua terra di origine, il Messico.
Si narra che una bambina molto povera si era recata in chiesa durante la vigilia di Natale e si era fermata a riflettere davanti al Presepe, ammirando Gesù Bambino e i magnifici fiori che molte anime pie avevano portato per adornare la sua capanna. La bimba era triste perché pensava di non poter donare nulla a Gesù ma ecco che un angelo le si avvicina e la consola dicendole di non preoccuparsi.
Le suggerisce di andare fuori dalla chiesa a raccogliere qualche erba e fiore spontaneo. La piccola non è soddisfatta perché ribatte che in fondo quelle sono solo erbacce e non bei fiori come quelli che avrebbe voluto portare ma l’angelo la rincuora e la invita ad ascoltare il suo suggerimento.
La bambina raccoglie ciò che può e lo porta in chiesa, prende poi il nastro dei suoi capelli, la cosa più preziosa che possedesse, e lega il fascio di erbe e fiori di strada che vengono trasformati in una pianta bellissima dai fiori rossi e brillanti dalla forma di stella, come la stella che illumina la capanna di Gesù Bambino.
Nel linguaggio dei fiori e delle piante è il simbolo ben augurate per eccellenza, in quanto incarna lo spirito della rinascita e serenità tipico del Natale.

Gabriele Ruffoli