Il puntaspilli – Intelligenza artificiale: chi ha paura?

Non ha avuto un’ eco appropriata la notizia che a Siena stanno lavorando  per dare vita alla intelligenza artificiale.

Forse qualcuno ha pensato che, considerato ciò che si vede in giro, si è voluto creare una azienda che tra i vari pezzi di ricambio producesse anche questa importante parte del corpo umano e magari ne ha avuto paura.  Questo qualcuno potrebbe aver pensato, big e non big: e se mi obbligassero a sottopormi ad una serie di prove per verificare la completezza e la perfetta funzionalità dell’organo e se da questa verifica uscisse diciamo un 6 meno meno? Magari mi cambiano il cervello pena la decadenza dal mio incarico? Io al mio ci sono affezionato…magari lascio  l’incarico! Il positivo rovescio della medaglia sarebbe che tanti cittadini comuni, emarginati perché poco propensi al sì acritico o troppo bravi per il confronto con i meno dotati, avrebbero la possibilità, anche senza cervello di ricambio, di dedicarsi con profitto ai molti bisogni.

Nessuna paura (o entusiasmo): si tratta “solo” di intelligenza artificiale che potrebbe vedere la luce grazie ad un gruppo di specialisti in materia: il team Siena Artificial Intelligence Lab. che, da oltre dieci anni fa ricerca e sperimentazione con l’obbiettivo finale di  consentire ad ogni comune mortale di sedersi e parlare con una macchina che, imparando il linguaggio umano ma anche grazie ad un semplice sguardo, possa fornire indicazioni ed emozioni.

Si parla di robotica che in America sta compiendo passi da gigante avendo enormi finanziamenti. I campi di applicazione di queste future (ma in parte anche presenti) scoperte potranno essere (e in parte sono) vastissimi: dalla medicina, alla manualità aziendale e casalinga, eccetera…

Insomma gloria ai nostri ricercatori, ma al sottoscritto certe ipotesi innovative fanno un po’ paura: si vede che anche io appartengo a quella categoria che in apposito esame a fatica prenderebbe la sufficienza!

Mi consola il fatto che saremmo un esercito…

Senio Sensi