Gara d’appalto del museo civico, il Comune ribatte al candidato Vigni: “Nessun ribasso, valutiamo vie legali”

“La gara non era impostata sul criterio del massimo ribasso bensì sul principio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, valutando quindi anche la qualità del progetto. L’offerta vincente ha proposto un ribasso del 3% sull’importo a base di gara per l’appalto dei servizi di sorveglianza, biglietteria, pulizia, del Museo civico, Torre del Mangia e Museo dell’acqua. Il ribasso quindi è stato del 3% e non del 27%, come falsamente asserito”.
Così l’amministrazione comunale, attraverso una nota ufficiale, “si trova costretta a intervenire in merito a una dichiarazione pubblica rilasciata da Alessandro Vigni, uno dei candidati sindaco, poiché non corrispondono al vero alcune informazioni relative alla gara per l’appalto dei servizi di sorveglianza, biglietteria, pulizia del Museo Civico, Torre del Mangia e Museo dell’Acqua”. La Direzione Affari Generali precisa dunque che “Il suddetto ribasso del 3%, applicato all’importo orario medio previsto a base di gara per la manodopera (€ 17,50), ha determinato un corrispettivo orario superiore a quello risultante dalle tabelle sul costo del lavoro applicabili all’appalto, approvate con D.M. 13.6.2013 e pubblicate in Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana. Essendo il costo orario risultante dall’offerta superiore al parametro normativo, evidentemente nessuna giustificazione in merito all’anomalia era necessaria. E’ stata, altresì, riconosciuta a favore dell’Amministrazione una percentuale sul fatturato del gestore per servizi aggiuntivi di natura commerciale (es. caffetteria, bookshop, guardaroba) pari al 16%, una percentuale sugli introiti per servizi aggiuntivi a bigliettazione (es. eventi) pari al 21% e un canone annuo pari a € 36.050,00”.

L’Amministrazione Comunale ribadisce che “il gestore si occuperà solo di accoglienza per il pubblico, in quanto la governance culturale del sistema museale resta saldamente in mano al Comune. Il Comune di Siena si riserva sin d’ora di valutare se adire le vie legali dinanzi le sedi competenti per la tutela dei propri diritti e/o interessi eventualmente lesi”

Il candidato sindaco di Sinistra per Siena e Potere al Popolo, Alessandro Vigni, aveva infatti dichiarato che “Opera Laboratori Fiorentini (una costola di Civita – grande organizzazione nazionale specializzata nella gestione delle strutture culturali) ha vinto l’appalto per la gestione del Museo Civico praticando un ribasso del 27% sulla base d’asta, cioè una riduzione fuori da ogni logica di concorrenza leale. Ma sapete come hanno dichiarato di poter praticare questi prezzi così bassi? Mettendo per iscritto che i loro dipendenti non si ammalano mai e non hanno bisogno di tutela sindacale. E il Comune, accettando questa giustificazione, ha ammesso che non ha nessun interesse a tutelare i diritti dei lavoratori – come è stato più volte denunciato in Consiglio Comunale per altri appalti”.