Comune di Siena, “buco” da tredici milioni di euro. De Mossi: “Gravi irregolarità segnalate dalla Corte dei Conti”

“La Corte dei conti ci ha segnalato gravi irregolarità sui bilanci comunali 2015 e 2016”, relativi alla passata amministrazione, “evidenziando un disavanzo ordinario di circa 13 milioni di euro”. Lo ha detto noto il sindaco di Siena Luigi De Mossi, nel corso di una conferenza stampa convocata oggi pomeriggio a Palazzo Pubblico, a cui ha partecipato anche l’assessore al bilancio Luciano Fazzi. Una “bomba” sul bilancio del Comune di Siena: “Dobbiamo necessariamente ripianare il disavanzo nei prossimi tre anni ed entro il 5 di maggio dobbiamo presentare alla Corte dei conti un piano di rientro – ha aggiunto il sindaco – Questo ovviamente avrà conseguenze sul bilancio del Comune. Non voglio più sentir parlare del fatto che c’è stato consegnato un Comune con un bilancio sano, perché non è così”.

La comunicazione della Corte dei Conti è arrivata nella giornata di ieri, anche se “il contenzioso – ha sottolineato Fazzi – è partito dallo scorso ottobre”. “Circa tredici milioni di euro totali – ha aggiunto il sindaco – che costituiranno un impatto di quattro milioni all’anno dal 2019 al 2021. La realtà dei numeri è questa: la responsabilità politica non è certo dipendente da questa amministrazione, come il milione e cento fuori bilancio segnalato lo scorso dicembre (relativi a Intesa, ndr)”.

“Ci manca anche la comunicazione relativa al 2017 – ha spiegato ancora il sindaco di Siena – Vediamo quali dati usciranno, non voglio fare previsioni, spero che non ci sia rilievi particolarmente importanti. Abbiamo mantenuto la tassazione precedente proprio perché non sapevamo quanto avrebbe impattato questo dato della Corte dei Conti, spero che non ci siano impatti sui cittadini, faremo del nostro meglio per evitare disagi. I nostri piani di investimento e di rilancio subirà dei rallentamenti, sono cifre importanti, non siamo la ex Banca d’Italia che stampava moneta. Faremo tutto quello che è possibile e faremo anche tutte le verifiche per accertare le responsabilità di questa situazione”.

“In sostanza – ha spiegato Luciano Fazzi, provando a entrare negli aspetti tecnici delle rilevazioni della Corte dei Conti – alcune somme sono state vincolate a investimenti che poi non sono stati realizzati”.