Amatriciana: ingredienti e sapori della solidarietà nei ristoranti di Siena e provincia

Amatriciana ma anche vini e altri sapori che provengono dalle zone colpite dal terremoto del centro Italia. L’iniziativa lanciata dalla Croce Rossa accolta dai ristoranti della provincia.

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Lo hanno già fatto in tanti, dal ristorante Grotta di Santa Caterina da Bagoga al ristorante pizzeria Montalbuccio, dall’osteria Il Ristoro alle Ville di Corsano fino al lungo elenco di locali della città e della provincia che accolgono e deliziano i palati ogni giorno dell’anno.

Hanno aderito, i ristoranti, all’iniziativa promossa dalla Croce Rossa Italiana che punta ad ativare il sostegno alle popolazioni terremotate del centro Italia valorizzando i sapori di quelle zone. A cominciare dall’Amatriciana, piatto saporito e gustoso che nasce appunto ad Amatrice e che è tra i portabandiera della cucina italiana nel mondo.

Dalle radici, anche enogastronomiche, coltivare la rinascita. Questo, alla fine, il senso dell’iniziativa che anche nella nostra provincia sta riscuotendo consensi: per ogni piatto di amatriciana – rigorosamente senz’aglio come tradizione vuole – due euro saranno donati alle popolazioni.

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Ci si organizza come si può: “Quattro ingredienti quattro, quelli della tradizione di amatrice – racconta Ilaria Marconi, titolare del ristorante Montalbuccio – e un biglietto lasciato su ogni tavolo che spiega l’iniziativa. Ad ogni fine settimana vado a versare il ricavato”.

Il celebre Pierino Fagnani, Bagoga che tutti conoscono, propone i pici: “Abbiamo aderito perché ognuno può fare solidarietà per le proprie competenze e questo è il nostro modo – spiega il figlio, Francesco Fagnani. Presentiamo i pici all’amatriciana, per dare una variante. E doniamo i due euro per ogni piatto ordinato. Inziativa che abbiamo voluto fare anche con i vini di nostra produzione: 1 euro donato per ogni bottiglia consumata delle nostre etichette, dell’azinda Fagnani di Montalcino”.

E così via, in un vortice di gusto e cuore che trova pronti e disponibili tutti i ristoratori.

“Probabilmente non è il massimo, ma puntare sull’Amatriciana è il minimo che si possa fare. Siamo ristoratori, la cucina è il luogo naturale dove possiamo dare di più anche per chi ha bisogno. A quest’appello spontaneo si susseguono adesioni in tutta Italia e quindi anche a Siena. Cominciamo subito”. Così Mauro Tigli, Presidente provinciale dei ristoratori Fiepet aderenti a Confesercenti, annuncia la mobilitazione solidale dei pubblici esercizi senesi a beneficio delle popolazioni colpite dal terremoto in Centro Italia.

“Diversi tra noi hanno già cominciato a mettere in atto #AMAtriciana, l’iniziativa ideata nel Lazio che devolve alla Croce Rossa Italiana 2 euro per ogni porzione di spaghetti al sugo di Amatrice – spiega Tigli – nel mio caso ad esempio, il piatto sarà in menu a partire da domani per un mese. In aggiunta a questa raccolta che sostiene gli interventi di emergenza individuati dalla CRI, tra il 12 e il 18 settembre Confesercenti e Associazione Italiana Città del Vino daranno vita anche ad una iniziativa che punterà a far ripartire quelli che fanno il nostro stesso mestiere e che sono rimasti colpiti dal sisma, cioè le attività della ristorazione, del commercio e della ricettività dei comuni di Amatrice, Accumuli, Arquata del Tronto e Pescara del Tronto”.

In questo caso, “#UnAmatricianaPerAmatrice” punterà a destinare il ricavato pieno di 100mila amatriciane in 7 giorni, in tutta Italia. Gli aderenti si impegneranno a destinare alla raccolta fondi, in almeno un giorno di quella settimana, l’intero incasso dei piatti all’amatriciana: “nel nostro territorio potranno essere spaghetti, ma anche pici” dice Tigli. Che aggiunge: “In situazioni come queste dobbiamo metterci il cuore, oltre alle capacità. Qualsiasi iniziativa utile e valida merita attenzione, il bisogno non è terreno di esclusive”. I dettagli sulle iniziative che si stanno formando sono disponibili su internet attraverso gli hashtag citati e su www.unamatricianaperamatrice.it