Weekly Economic Outlook a cura del Settore Research di Bmps

•       Negli Usa, la lettura preliminare del Pil nel 4Q evidenzia come il recupero dell’economia proceda (al 2,8% t/t annualizzato dall’1,8%) ma ad un ritmo inferiore alle attese; giungono inoltre indicazioni deludenti sia dall’immobiliare, con la flessione congiunturale a dicembre delle vendite di case nuove, sia dal mercato del lavoro, con  le nuove richieste di disoccupazione in rialzo nella scorsa settimana; in decelerazione anche gli ordini di beni durevoli a dicembre. In area Euro,  recuperano a gennaio i PMI;  in calo invece gli ordini industriali di novembre (-2,7% a/a). In Germania, a gennaio avanza l’Ifo nella componente prospettica. In Italia, a novembre si registra un nuovo calo per le vendite al dettaglio (-1,8%a/a) e la fiducia dei consumatori di gennaio resta sui minimi dal 1996; le retribuzioni contrattuali di dicembre registrano la  crescita tendenziale più bassa dal 1999. Sia in Usa che in area Euro tassi d’interesse in flessione, in particolare sul lungo periodo, con lo spread 2-10Y europeo a 167 pb. Sul monetario in ribasso l’Euribor a 3 mesi, che fissa venerdì scorso l’1,138%. La Fed ha esteso l’impegno a mantenere tassi ai minimi fino a fine 2014 e si rinnovano le indiscrezioni di un possibile nuovo QE. L’euro si apprezza nei confronti delle principali controparti con il cross €/$ che incrocia a 1,32. Acquisti generalizzati sulle commodity; bene i metalli industriali e i preziosi; in recupero dai minimi da 10 anni, il gas naturale. Settimana positiva per i listini, in particolare per quelli europei; tra i settori bene l’automotive e le basic resources.