Weekly Economic Outlook a cura del Settore Research di BMPS

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• Economia reale: negli USA, prosegue la stabilizzazione del mercato del lavoro: i sussidi di disoccupazione calano di 11.000 unità nell’ultima settimana di maggio e nello stesso mese i nuovi occupati nei settori non agricoli salgono a 175.000 unità; tuttavia il tasso di disoccupazione cresce al 7,6% dal 7,5%. Sempre a maggio l’indice ISM manifatturiero scende a 49 punti da 50,7 e si colloca ai minimi da giugno 2009; in lieve rialzo invece l’indice ISM non Manifatturiero. Gli ordini industriali ad aprile tornano ad avanzare dell’1% m/m. In area Euro, contrazione lievemente maggiore delle attese per il Pil nel primo trimestre (-1,1% a/a il dato preliminare). Rivisto al rialzo l’indice PMI manifatturiero di maggio a 48,3 punti; il PMI servizi viene invece rivisto al ribasso a 47,2 p. Ancora negative le vendite al dettaglio ad aprile (-1,1% a/a). In Germania, ad aprile, la produzione industriale avanza inaspettatamente dell’1% a/a, ma calano gli ordinativi industriali (-0,4% a/a). L’indice PMI manifatturiero di maggio continua a segnalare contrazione (a 49,4 punti). In Italia, a maggio, sale più delle attese l’indice PMI manifatturiero a 47,3 punti da 45,5; in calo invece l’indice PMI servizi a 46,5 da 47.

• Tassi di interesse: negli Usa prosegue il deciso rialzo dei tassi sulla parte a lunga della curva. In area Euro salgono i tassi tedeschi in particolare sulla parte a breve. Sale lo spread Italia-Germania in area 275 pb. Lieve rialzo per l’Euribor 3 mesi che venerdì scorso fissava allo 0,203% dallo 0,20%. La BCE nella riunione di giugno lascia invariato il tasso di riferimento allo 0,5%.

• Valute: Settimana ad alta volatilità sui mercati valutari. Forte apprezzamento per lo yen, che nel giorno della riunione della BCE mette a segno il rialzo giornaliero maggiore da 3 anni vs. dollaro Usa (quest’ultimo si è deprezzato verso quasi tutte le principali valute); il cambio €/$ sale in area 1,32. Continua la debolezza del dollaro australiano, negli ultimi giorni, peggiore valuta a livello mondiale.

• Materie prime: settimana positiva per i metalli ad eccezione dei preziosi (oro e argento) in calo. Tra le migliori troviamo le “soft”, con i rialzi guidati da cacao e cotone. Prosegue la discesa del gas naturale, peggiore commodity della settimana.

 

• Borse: Continua il calo dei principali listini mondiali, ad eccezione dei mercati americani tonici; guida i ribassi la borsa giapponese che ha perso oltre il 6% nell’ultima settimana. Tra gli emergenti crolla la borsa turca. All’interno dell’indice Stoxx600 negativi tutti i settori con i cali guidati da servizi finanziari; tiene il settore telecomunicazioni.